VENEZIA – Il vento del Pd guidato dal premier Matteo Renzi soffia sulle Europee anche in Veneto. Regione storicamente guidata dal centrodestra che lunedì 26 maggio si risveglia «guidata» dal maggiore partito di centrosinistra. Il Pd infatti ottiene il 37,52 per cento, Forza Italia è al 14,7 e Lega Nord al 15,2. Se fosse per il Veneto il Nuovo Centrodestra di Alfano non raggiungerebbe nemmeno il quorum, fermo al 3,49, poco al di sopra di Fratelli d’Italia che ottiene il 3,31.
Il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo fa numeri importanti (19,86%) ma molto al di sotto delle aspettative. Appena il 2,74 alla lista Tsipras. Tra tutti i numeri che arrivano dalle città spicca il risultato democratico a Verona. Nella città del sindaco leghista Flavio Tosi il Pd di Renzi arriva quasi a 42 punti percentuali (41,9 per l’esattezza). Fino a pochissimo tempo fa un’ipotesi al di fuori di ogni previsione. Idem a Treviso con il Pd al 46,25, numero più alto della roccaforte veneziana.
In casa Pd c’è grande soddisfazione. «Siamo il primo partito della regione – afferma il segretario «renziano» Roger de Menech – C’è un crollo della fiducia rispetto ad un centrodestra che governa il Veneto da tanti anni».
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