“Tutto si può migliorare ma a saldi invariati. La service tax è meglio dell’Imu” (La Stampa, 21 ottobre)

Di seguito il testo della mia intervista pubblicata oggi da “La Stampa”.

Visualizza qui l’articolo.

Tutto si può migliorare, ma a saldi invariati. Service Tax meglio dell’IMU

Alla vigilia dell’approdo della Legge di Stabilità al Senato, Pierpaolo Baretta difende l’impianto dell provvedimento. Con un’avvertenza: «Modifiche e miglioramenti? Siamo disponibili alla discussione purché sia chiaro il limite dei saldi invariati», mette in chiaro il sottosegretario all’Economia. 

 
C’è chi teme che con la nuova service tax finiremo per pagare più tasse di prima. Come stanno le cose?
«La nuova tassa abolisce l’Imu sulla prima casa e la vecchia Tares. L’Imu prevedeva un’aliquota di base del 4 per mille elevati fino al 6. Per evitare che la somma delle due tasse nella nuova service tax comporti un aggravio fiscale per i cittadini, il governo ha fissato l’aliquota massima per il 2014 al 2,5 per mille e ci ha messo sopra un miliardo per arginare il rischio che i Comuni siano costretti ad elevare il carico. Possiamo quindi escludere che la nuova tassa superi, per ammontare, la sommatoria delle due imposte che va a sostituire».
 
Entro che limiti il governo considera accettabili le eventuali modifiche alla Legge di stabilità che il Parlamento dovesse apportare? 
«L’impianto della legge è costruito su due grandi titoli. Il primo relativo ai Comuni, fondato sulla service tax e l’allentamento del Patto di Stabilità. Il secondo orientato all’alleggerimento del cuneo fiscale per imprese e lavoratori. Stravolgere questo impianto, che interviene sui due nodi portanti, lavoro da un lato ed Enti locali dall’altro, sarebbe un errore. Entro questi limiti, chiarito che c’è un problema dí saldi da rispettare, c’è la disponibilità a discutere con l’Anci, i sindacati e le imprese le modalità di distribuzione delle risorse».
 
Teme il rischio di assalto alla diligenza?
«Credo si possa evitare. Mi pare che tutti abbiano armai chiaro e preso coscienza del quadro di riferimento entro il quale è possibile muoversi».
 
Intanto, però, l’ex premier Mario Monti ha accusato il governo Letta, di cui anche lei fa parte, di aver attuato il programma del PdI… 
«Mi pare, francamente, una critica tecnicamente sbagliata e politicamente ingenerosa. Innanzitutto perché se il presidente Monti guarda con attenzione a tutti i provvedimenti varati in questi mesi, si accorgerà che il primo è stato adottato in piena continuità con il suo esecutivo. Mi riferisco alle misure per rendere effettivi i pagamenti della Pubblica amministrazione. Ma anche alla proroga dell’ecobonus, portando al 65% le detrazioni, e alle misure a favore degli esodati e della cassa integrazione. E anche sulla stessa Imu í rilievi di Monti mi sembrano francamente pretestuosi».
 
Politicamente ingenerose perché? 
«Perché la difficoltà di portare avanti un governo di larghe intese, continuando a perseguire la strade del risanamento, è dellutto evidente e Monti dovrebbe saperne qualcosa».
Fonte: La Stampa
2013-10-21T11:53:15+02:00 21 Ottobre 2013|In evidenza, Legge di stabilità, Rassegna stampa|

Scrivi un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.