“Nel quadro già fortemente critico in cui si trova il mondo della cultura, il governo deve evitare ogni tipo di scelta che rischia di penalizzare ulteriormente le eccellenze del nostro Paese. In questo senso chiediamo al ministro Ornaghi una virata netta, ripristinando il principio dell’equità nei finanziamenti, in segno di rispetto per il lavoro svolto da realtà di punta italiane, come il Teatro La Fenice e la sua Fondazione”.
A dirlo i parlamentari veneziani del Pd, Andrea Martella e Pier Paolo Baretta.
“Se non vi è dubbio che il Teatro alla Scala rappresenti uno dei fiori all’occhiello della cultura italiana, non è condivisibile in alcun modo che i flussi di risorse vengano ad essa riconosciuti negando ogni forma di sostegno economico per la gestione di altri importanti teatri. La necessità di un’operazione di salvataggio della Scala non giustifica insomma il sacrificio di tutte le altre Fondazioni, perché questo metterebbe in ginocchio tutto un sistema”.
Ed in conclusione Martella e Baretta, ribadiscono come “La Fenice si è distinta in questi anni per la sua gestione attenta nella spesa e per la qualità della sua offerta culturale. Sarebbe fortemente ingiusto se il governo ignorasse questi punti di forza del teatro veneziano: facciamo dunque la nostra parte per ottenere, assieme alla città e ai suoi amministratori, un riconoscimento dove in ballo non ci sono solo questioni economiche ma di dignità”.
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