Tares, bisogna rinviare al 1° gennaio 2014 l’entrata in vigore della tassa

Il Governo rinvii l’entrata in vigore della Tares al 1° gennaio 2014. E il Parlamento utilizzi il rinvio per ripensare questo tributo nell’ambito di una revisione complessiva del federalismo municipale. E’ la richiesta che sedici deputati del Pd (Bratti, Baretta,
Mariani, Sbrollini, De Menech, Gribaudo, Casellato, Ginato, Moretto, Crivellari,
D’Arienzo, Zardini, Dal Moro, Benamati, Murer), su iniziativa dell’on. Simonetta
Rubinato, rivolgono in una lettera al premier Monti.
“La scadenza a luglio della prima rata, decisa dal Parlamento uscente – spiegano –
rischia di avere ricadute negative in termini finanziari e gestionali su Comuni e gestori
del servizio di raccolta rifiuti urbani. Ma il pagamento di questo nuovo tributo a luglio
preoccupa anche famiglie ed imprese già così duramente provate dalla crisi
economica ed occupazionale in atto. Per questo chiediamo al Governo in carica di
dare seguito agli impegni assunti con l’ordine del giorno approvato il 22 gennaio
durante l’approvazione del decreto rifiuti”.
I parlamentari del Pd, tra i quali numerosi veneti, ritengono necessario un
provvedimento d’urgenza, come richiesto anche dal presidente dell’Anci, che rinvii
definitivamente l’entrata in vigore della Tares al prossimo anno, anche alla luce del
superamento della fase dell’emergenza finanziaria nonché dell’andamento positivo
delle entrate nel 2012 (Imu e introiti dalla lotta all’evasione). “Tenuto conto del livello
elevato della pressione fiscale e delle difficoltà di famiglie e imprese – concludono –
auspichiamo che la nostra istanza possa trovare positivo accoglimento viste anche le
dichiarazioni recenti del premier Monti favorevoli alla possibilità di dare avvio ad un
processo di riduzione della pressione fiscale”.

2013-03-19T10:32:59+01:00 19 Marzo 2013|News|

Scrivi un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.