PD veneziano e metropolitano verso il congresso con sei documenti che si confrontano, in una sfida tra le diverse anime del Partito Democratico che cerca il rilancio dopo la sconfitta elettorale a Venezia. Domani, sabato, al Vega, presso la sala Lybra, la prima occasione di confronto tra i sei documenti messi in campo da vari esponenti del partito, in attesa di capire chi si candiderà alle poltrone di segretario comunale e metropolitano. I due più di peso sono quelli che fanno capo ai filo- governativi renziarù e agli ex Democratici di sinistra, quelli che nell’ultima battaglia per la segreteria nazionale si erano schierati con Gianni Cuperlo e non con Renzi. C’è poi il documento del neo iscritto Nicola Pellicani, sottoscritto da nuovi tesserati Pd e che pare piacere anche al gruppetto di ex SeI di Federico Camporese. Un peso l’avranno anche i documenti presentati dal gruppo 7 luglio (tra i firmatari Alessanda Poggiani e Marina Dragotto) e dal presidente della Municipalità di Venezia Giovanni Andrea Martini. Infine il documento di sette circoli del Pd del Miranese. “Confrontiamoci sulle idee”, il titolo dell’appuntamento organizzato dal Pd metropolitano, aperto a tutti “iscritti e simpatizzanti, parlamentari e consiglieri regionali, sindaci e amministratori dei Comuni della Provincia di Venezia”. Alle 10 l’apertura dei lavori e la relazione di Luca Romano sulla città metropolitana come opportunità economica; poi alle 10.30 il primo confronto sui documenti preparatori del congresso. Alle 12, le conclusioni, affidate al sottosegretario Pier Paolo Baretta (tra i firmatari del documento renziano), che ieri ha lanciato un invito all’unità del partito. «Ho letto i documenti e vi ho trovato comprensibili punti di differenza, ma anche molte convergenze ed alcune forzature. Credo utile che la discussione congressuale si svolga nel rispetto reciproco – sui contenuti di merito, sulle prospettive future peril nostro territorio, sulla idea di partito che vogliamo e non di quelli che abbiamo avuto ». Per Baretta «la pluralità di documenti che, in forme diverse, sostengono gli stessi obiettivi di rinnovamento, di contributo positivo alle politiche di rilancio del paese, anche attraverso l’azione di governo, possono trovare una nuova sintesi in un nuovo documento che prenda le parti migliori di ciasctmo degli attuali».
«I temi veri del congresso sono il lavoro, la città metropolitana, l’occupazione, la qualità della vita», avvisa Gabriele Scaramuzza, firmatario del documento degli ex Ds “Il lavoro e le sfide metropolitane. Il Pd che serve” e sostenuto tra gli altri anche da Paolo Anastasia.
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