Sblocca Italia, in Veneto il Demanio risparmia 11 milioni – Corriere del Veneto

VENEZIA In Veneto il Demanio risparmierà 11,5 milioni l’anno, più di un terzo della spesa corrente che arriva oggi a quasi 30 milioni. L’obiettivo da qui al 2019 è infatti quello di trasferire la maggior parte degli uffici pubblici (Agenzia delle entrate, delle Dogane, della Polizia, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza) che pagano ora un affitto a privati, in strutture (specie quelle militari) dismesse, e riconvertibili, quindi, con il beneficio della riqualificazione urbanistica liberandosi dalle spese di affitto.
Nell’ex caserma Salsa di Treviso, una volta recuperata entreranno ad esempio il comando provinciale della Guardia di Finanza e l’Agenzia delle entrate. Ora sono entrambi in locazione passiva e il risparmio annuo supererà i 500 mila euro. A Verona, invece, si supererà un milione di euro di risparmi con una «semplice» rifunzionalizzazione degli spazi della caserma Riva di Villasanta dove si trasferiranno anche gli uffici dell’Agenzia delle entrate, oggi in locazione passiva per 1,3 milioni di euro e lo stesso accadrà a Belluno, nell’ex caserma Fantuzzi, dove si trasferiranno più forze dell’ordine con un risparmio di poco inferiore a 500mila euro annui. 
Tre esempi su tutti. Ma la piantina degli accorpamenti pensati dal Demanio sarà molto più ampia: ne sono previsti 68 in tutta la Regione. A darne conto ieri Roberto Reggi, direttore dell’Agenzia del Demanio, che ha incontrato i sindaci (e i due commissari) dei Comuni capoluogo veneti. «L’incontro con i sindaci è stato utile anche per spiegare loro i vantaggi dello Sblocca italia sul fronte del Federalismo demaniale» ha detto Reggi. La procedura di trasferimento dei beni patrimoniali disponibili dall’agenzia del demanio agli enti territoriali che ne hanno fatto richiesta è infatti ora più veloce.
La domanda di un Comune deve ricevere infatti risposta obbligatoriamente entro 30 giorni». Quella del federalismo demaniale è un’altra delle procedure possibili per risparmiare sugli affitti. E in questo caso però riguarda i Comuni. In Regione Veneto sono state inoltrate 979 richieste di attribuzione, di cui 960 sono già state valutate, 541 accolte e 419 non accolte. 120 decreti di trasferimento sono già stati firmati. «Il Veneto sta andando più a rilento delle altre regioni – spiega Reggi – ma questo dipende dal fatto che i due commissari, quello veneziano e quello rodigino hanno preferito che se ne occupi il futuro sindaco quando verrà nominato». Ma non è tutto. Se i Comuni riescono a vendere le proprietà intascano in toto il valore del bene e nel caso in cui riescano a vendere un bene dello Stato potranno guadagnare fino al 15% dell’incasso. «Ho incontrato i sindaci per spiegare queste opportunità» conclude Reggi ricordando che la caserma Barzon di Padova, venduta per 6 milioni di euro ha fruttato al Comune quasi un milione».

2015-03-10T10:18:10+01:00 10 Marzo 2015|Comunicati stampa, In evidenza, News, Notizie dal Veneto|

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