Il sottosegretario del ministero dell’Economia e delle Finanze Pier Paolo Baretta, ha preso parte ieri pomeriggio all’incontro organizzato dal circolo Pd Mestre Centro Gianni Pellicani per discutere del referendum sull’Autonomia del Veneto indetto dalla Regione. All’appuntamento ha partecipato anche il presidente dell’Assemblea Metropolitana Pd, Emanuele Rosteghin.
La Nuova Venezia ne riporta le parole. “Il referendum è inutile, sbagliato e dannoso. Ci sarà un giorno in cui il Pd prenderà una posizione e a quella ci atterremo. Per adesso voglio essere chiaro. Federalismo, autonomia e sussidiarietà, che sono i valori di fondo di una società moderna, si raggiungono in modo diverso da quello che viene proposto”.
“Anzitutto non nascondiamoci dietro una finzione scenica. Il referendum propone un coacervo che non distingue tra autonomia, secessione, federalismo, indipendenza, concetti diversi a sostegno di una tesi fuori luogo. Il Veneto dovrebbe chiedere di contare di più a Roma, non di separarsi da Roma”.
“Dietro al referendum c’è l’idea di regione a statuto speciale, d’accordo, il Veneto è il solo in Italia a confinare con due regioni a statuto speciale. Ma la risposta è diventare noi a statuto speciale o abolire le altre regioni a statuto speciale?”.
“Si dice che il voto serve per farsi trattare meglio da Roma, ma non è così: quando l’autonomia avrà avuto il plebiscito, cosa potrà fare Zaia, chiedere di negoziare quante tasse mettere? Il giorno dopo il risultato voluto, lo si potrà anche appendere al muro”.
“Secondo voi per decidere quante tasse imporre ai veneti, serve tutto ciò? Quello che dovrebbe fare il Pd è chiedere al Governo una piattaforma su cui costruire l’autonomia”.
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