Da “la Nuova Venezia” di oggi
Asta annullata perché l’«offerta non è congrua» o prelazione esercitata dal Comune. Sono queste le soluzioni per il futuro di Poveglia.
Comune e Demanio ci stanno pensando, studiando anche i percorsi di legge ritenuti più idonei a mantenere il bene alla collettività evitando ricorsi dei privati. Situazione di cui si è parlato a Roma al ministero dell’Economia e negli ultimi incontri tra il sindaco Giorgio Orsoni e il sottosegretario all’Economia e Finanza – e dunque al Demanio – il veneziano Pierpaolo Baretta.
«La questione è delicata, perché c’è stata l’aggiudicazione all’asta a un privato per 513 mila euro», dice Baretta, «credo che una soluzione di buon senso andrà trovata, nel rispetto dei diritti di tutti, e in particolare della città». «È senza dubbio positivo», dice il sottosegretario, «che gli unici due concorrenti siano stati due soggetti veneziani, l’associazione per Poveglia e l’imprenditore Luigi Brugnaro, «è anche positivo che entrambi abbiano presentato progetti sociali e non speculativi per il recupero dell’isola. Adesso bisognerà coinvolgere i soggetti in campo e prendere una decisione». L’Agenzia del Demanio ha affidato «in via provvisoria» il bene, cioè l’isola di Poveglia, al migliore offerente, senza rilancio, dell’asta dei giorni scorsi. L’affidamento definitivo è stato però rinviato al 13 giugno, e in questi giorni i tecnici dovranno valutare con attenzione la «congruità dell’offerta».
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