Il capolista alla Camera Veneto 2 per il Pd Pier Paolo Baretta è intervenuto questa mattina all’incontro con i candidati organizzato dalla Cisl del Veneto a Mestre, insieme ai candidati Pd al Senato Rosanna Filippin, Giorgio Santini e Marco Stradiotto e al candidato alla Camera Veneto 1 Gianni Dal Moro. È stata l’occasione per rilanciare le proposte del Pd per la crescita dell’economia veneta e nazionale. “Dobbiamo avere ben chiaro quale tipo di sviluppo vogliamo, scegliendo attentamente le priorità. La prima è l’impresa manifatturiera, che rappresenta la base fondamentale su cui continuare a intervenire. La seconda è la realtà agroalimentare, che sta crescendo di impatto e importanza e dimostra di avere punte di eccellenza e capacità espansiva. Terza priorità, il turismo e cultura, che vanno concepiti come una cosa unica. È questo l’asse su cui costruire una politica di crescita, che partendo da questo territorio possa influenzare la via d’uscita nazionale”.
Nell’immediato bisogna intervenire su alcuni aspetti di fondo: “Detassazione degli utili reinvestiti nelle aziende, detrazioni sul lavoro e cambiamento del Patto di stabilità, che sta soffocando i comuni impedendo a quelli che hanno risorse di essere soggetti attivi nel ripensamento delle economie locali. Allentare il Patto per dare, ad esempio, possibilità di intervento in materia di dissesto idrogeologico, pagamenti della pubblica amministrazione, manutenzione degli edifici pubblici”.
Baretta ha poi affrontato il capitolo del welfare: “La proposta di ripensare l’attuale modello è giusta, oltre che necessaria. La prima cosa da fare è dare risposte differenziate in base ai bisogni specifici. Concordo sul fatto che il welfare aziendale sia una strada da percorrere, perché consente di mantenere viva un’idea di welfare e di aumentare le possibilità di protezione”.
Infine, un invito al dialogo e alla fattiva collaborazione: “Da questa crisi si esce insieme, con la collaborazione e il rapporto tra politica e associazioni. Oggi questo rapporto è un po’ logorato, ma va rilanciato perché lavorando in sinergia si sbaglia meno”.
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