Niente impegni precisi da Palazzo Chigi (ma era ampiamente prevedibile) sulla situazione delicatissima del patto di stabilità del Comune. e la promessa di un successivo incontro dopo il 7 gennaio per consentire a Ca’ Farsetti di affrontare il 2015 con meno preoccupazioni rispetto al momento attuale. Il Governo potrebbe mettere in campo una misura di mitigazione o sospensione del regime sanzionatorio nei confronti del Comune e soprattutto cambiare le regole per il 2015.
Questo il bilancio della visita compiuta a Roma dal commissario Vittorio Zappalorto, che ha incontrato il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, e il capo della segreteria tecnica, Maurizio Battini. All’incontro erano presenti anche il sub-commissario con delega al bilancio, Vito Tatò, e il direttore generale del Comune Marco Agostini.
Saltata l’ipotesi di cessione dei palazzi Gradenigo e Diedo e venuta meno l’esigenza di fare cassa velocemente con villa Hèriot, il Comune si appresta a sforare il patto di stabilità per 46 milioni. Un importo a cui in linea teorica potrebbe seguire una sanzione di altrettanto peso, arrivando così ad iniziare il 2015 in salita con 90 milioni da recuperare. Un decimo del bilancio, una missione impossibile per chiunque.
«Il sottosegretario – riferisce Zappalorto – e il capo della segreteria tecnica hanno preso atto della particolarità della situazione di Venezia, convenendo sull’oggettività delle difficoltà esistenti da qualche anno nel comune. Si sono quindi riservati un approfondimento delle iniziative che si potranno ipotizzare per il 2015 con lo scopo di affrontare al meglio la situazione, che comunque appare estremamente complicata».
L’incontro era stato sollecitato dai due sottosegretari all’Economia, i veneziani Piero Paolo Baretta ed Enrico Zanetti, dopo che i tentativi di inserire nella Legge di stabilità misure a favore di Venezia sono risultate vane.
Per Baretta si tratta di un importante passo in avanti per la città, verso il riconoscimento della famosa specificità veneziana.
«C’è stata una presa di coscienza da parte di Palazzo Chigi del problema – commenta – d’altronde Delrio conosce la materia essendo stato sindaco per anni e ha capito al volo la compessità della situazione di Venezia. Ci rivedremo i primi di gennaio, avendo presente che la situazione è complicata. Cosa si può fare? Un allentamento delle sanzioni sul modello del provvedimento per il 2013 e poi valutare – puntualizza – se ci sono le condizioni per esonerare dai vincoli di patto gli investimenti collegati alla Legge speciale».
«È emerso con chiarezza come il problema non è solo il patto di stabilità – ha poi aggiunto Zanetti – ma di sostenibilità finanziaria strutturale di un bilancio mantenuto a galla troppo tempo con dismissioni patrimoniali. Cercheremo di fare il possibile per il patto di stabilità, ma in chiave prospettica bisogna mettere in campo soluzioni innovative e strutturali».
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