Nuova viabilità per cambiare il Vega, Baretta: “Nuovi progetti tra Vega e Via Torino” (Il Gazzettino)

Una rotatoria e un sottopasso per cambiare il Vega. Nel 2016 partiranno i lavori di viabilità nell’area del Parco Scientifico. Interventi in grado di «rivoluzionare» tutta l’area, ma anche l’accessibilità di Mestre, in particolare di via Torino. Si tratta della costruzione di una rotatoria all’altezza del bar fronte Fincantieri, con la strada regionale per Venezia che passerà sotto, in trincea. In questo modo si potrà uscire dall’area del parco scientifico e tornare in direzione Mestre e Marghera senza dover per forza passare lungo la strada che fa da perimetro al cantiere della Fincantieri, costantemente allagata quando piove, ma anche immettersi direttamente in via Torino. La rotatoria è uno dei 24 progetti finanziati grazie all’accordo di programma siglato a inizio anno tra Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Veneto e Comune di Venezia. Soldi arrivati in buona parte dalla multa pagata dall’Alcoa (100 milioni), e poi integrati da Regione (20 milioni), Autorità Portuale (15 milioni), Comune di Venezia (4 milioni) e altri enti, per un investimento complessivo di 150 milioni. «I progetti ci sono già e alcuni lavori sono già cominciati. I più importanti, come quelli previsti per la viabilità tra Vega e via Torino, cominceranno nel 2016», spiega il sottosegretario all’Economia, il democratico Pier Paolo Baretta, che si è prodigato per far arrivare i finanziamenti in Laguna, ieri presente all’inaugurazione di Primo Ramo, il percorso espositivo che collega il Vega al padiglione di Expo Venice.
La nuova viabilità metterà in rete l’area del Vega (compresa la nuova zona fiera del padiglione) e il Campus scientifico di Ca’ Foscari in via Torino, vicino al quale nei prossimi anni verrà costruita anche la nuova sede della Camera di Commercio. Non a caso in questi giorni è stato siglato anche il protocollo per avviare quella «Agenzia dello Sviluppo» che riunisce proprio Vega, Ca’ Foscari e Camera di Commercio. Progetto ambizioso e forse proprio le strade, quelle vere, faranno il resto. Di sicuro con l’intervento si «cambia verso». Buon per il Vega, che per rilanciarsi e per far fronte al piano di concordato da 16 milioni, ha bisogno anche di sfruttare meglio il proprio patrimonio immobilare. Quasi fatto il cambio di destinazione di alcune aree, che passeranno ad uso commerciale e ricettivo. Negozi, ristoranti e camere per rimediare agli errori del passato, ma non solo. «Il risanamento non è ancora concluso – spiega Tommaso Santini, ad di Vega Scarl – ma stiamo rispettando il concordato. Con la nuova viabilità e il protocollo appena siglato si torna a valorizzazre il progetto urbanistico e la vocazione scientifica del Parco».

 

di
Marco Dori

2015-05-16T10:42:53+02:00 16 Maggio 2015|In evidenza, News, Notizie dal Veneto, Rassegna stampa|

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