La prossima segreteria veneziana del Pd resterà in carica poco più di un anno, per tornare a elezioni dopo il congresso nazionale del 2017 o 2018. Una precarietà che non smorza le tensioni tra i gruppi che si sfideranno nei circoli a febbraio.
Le polemiche si concentrano in particolare sulla tesi precongressuale presentata dal gruppo dei “filogovernativi”. «È semplicemente un documento politico – sostiene Marco Stradiotto – Chiediamo al partito di stare distanti dai conflitti di interesse e dai soldi, non è in discussione l’onestà delle singole persone. Se qualcuno si sente attaccato faccia un esame di coscienza, io voglio che il dibattito congressuale sia un’occasione per ripartire». Alcuni passaggi della tesi dei renziani erano stati infatti interpretati dal gruppo della sinistra come una critica agli ex Ds, per i riferimenti alle spese per sedi «aperte ma sottoutilizzate» spesso trasformate in fortini nella battaglia tra correnti. Ma alla presa di posizione del deputato Davide Zoggia, che avrebbe chiesto ai renziani un «atto riparatore», lo scontro si è infiammato. Su Facebook la reazione di Laura Visentin, seguita da un altrettanto duro confronto nei commenti: «Ringrazio Davide Zoggia, colui che dopo aver consegnato la provincia nelle mani della Zaccariotto è stato premiato con un posto in parlamento, per aver contribuito in questi giorni alla crescita e alla serenità del suo partito».
Nessun passo indietro quindi dei renziani sul documento, che resta tale e quale in vista della riunione di sabato. Incontro a cui parteciperanno tutti i gruppi, nella speranza di arrivare da sei tesi a un massimo di tre candidature. «Nei documenti – interviene il sottosegretario Pier Paolo Baretta – ho trovato comprensibili punti di differenza, ma anche molte convergenze e alcune forzature. Credo utile che la discussione congressuale si svolga sulle prospettive future per il nostro territorio, sull’idea di partito che vogliamo e non di quelli che abbiamo avuto. La pluralità di documenti che, in forme diverse, sostengono gli stessi obiettivi di rinnovamento e rilancio del Paese, anche attraverso l’azione di Governo, possono trovare una sintesi in un nuovo documento che prenda le parti migliori di ciascuno». Stesso invito anche dal segretario comunale Emanuele Rosteghin: «Lo sforzo che dobbiamo fare tutti è portare le discussioni sui contenuti, cercando di andare oltre le correnti, che non hanno ragion d’essere».
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