“Le misure per la manovra correttiva sono quelle annunciate dal ministro Padoan. Recupereremo un miliardo dalla lotta al’evasione Iva, in generale un quarto da tagli di spesa selettivi e altri tre quarti da misure sulle entrate. L’Europa, però, consideri che l’Italia sta subendo due drammatici elementi come i terremoti, aggravati dalla rigidità del clima, e l’immigrazione”. Lo ha dichiarato il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, in due interviste a Il Mattino e al Giornale di Sicilia.
“L’importo chiesto dall’Europa – spiega – è pari a 3,4 miliardi di euro, vale a dire lo 0,2% del Pil, ma la correzione la facciamo nei tempi e nei modi più congeniali alle nostre esigenze. La richiesta dell’Europa dimostra però che non c’è una visione strategica: noi rispettiamo le regole, ma la Commissione e gli Stati membri dovrebbero superare l’approccio burocratico e decidere come affrontare questa crisi”.
“E comunque – aggiunge – la condizione dell’economia del Paese è chiara: siamo sempre il secondo Paese manifatturiero d’Europa, abbiamo tra i maggiori flussi turistici, il maggior patrimonio culturale del mondo, e una posizione logistica che è causa di alcuni nostri problemi, ma è anche un punto di forza. L’affidabilità di un Paese viene prima anche della congiuntura politica”, ha concluso Baretta.
Ottime considerazioni, specialmente sui tempi e sui modi per fare le correzioni. Il richiamo alla mancata visione strategica dell’Europa e al modo in cui affrontare la crisi sono elementi ,da troppo tempo assenti, sul tavolo della Commissione Europea. Mi pare di avere letto una frase del Ministro che ricordava le autonome decisioni del Governo per rispettare le regole in un contesto di salvaguardia dei problemi del Paese.