Con Gianni Rivi, che abbiamo salutato in molti stamattina nella chiesa di Trivignano, si è sviluppato in questi anni un fertile rapporto, fatto di opinioni, consigli, critiche, raccomandazioni. La sua analisi politica era lucida e i suoi commenti raffinati e schietti mi hanno sempre aiutato a scegliere. Sia nei colloqui diretti, a voce, sia in quelli affidati agli scritti, che puntualmente mi faceva avere, non mancava mai la determinazione nel ribadire le proprie idee e i comuni valori. Ma sempre posti con discrezione e quasi sottovoce, con quel tratto di eleganza che contraddistingueva la sua persona.
Gianni Rivi ha testimoniato un’idea di serietà della politica, sempre in equilibrio tra progettualità e concretezza, sempre presente sui problemi, ma rispettosa della dimensione personale, privata delle persone. Rivi ci lascia un’eredità politica e umana impegnativa e difficile da seguire, ma questo è proprio il senso del suo esempio e il fascino di quella costante sfida per il bene comune alla quale ci chiama la buona politica.
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