Dal Gazzettino di oggi
(m.fus.) Non serve una nuova Legge speciale per Venezia, basta rifinanziare quella che c’è». Arriva in conclusione l’intervento del sottosegretario all’economia Pier Paolo Baretta, intervenuto alla Cittadella dell’edilizia di Porto Marghera su invito dell’amministratore unico della storica azienda Zintek, Gianni Schiavon, che ha organizzato il convegno “Grow or Go”.
«Per conservare Venezia serve innovazione – ha detto Baretta – Dobbiamo lavorare a politiche di sviluppo su turismo e cultura, industria e logistica. Proporre un nuovo impianto della Legge Speciale aprirebbe un dibattito in Parlamento e potremmo subire dannosi effetti di competizione. Impegniamoci invece a rifinanziare lo strumento che già abbiamo». Cuore del dibattito, moderato dal direttore de Il Gazzettino, Roberto Papetti, è stata però la Città metropolitana, considerata l’obiettivo per uno sviluppo di Venezia. Sono d’accordo tutti, politici, imprenditori e parti sociali, anche se sono emerse visioni diverse, a partire dal governo del futuro ente, argomento messo subito sul piatto da Luigi Brugnaro, coordinatore regionale del progetto Expo 2015 di Confindustria: «Non vogliamo più nominati – ha detto – Per avere una Città metropolitana che funzioni dobbiamo pretendere un governo scelto e votato dai cittadini». Contrario invece Lino Gottardello, segretario generale della Cisl veneziana: «A governare deve essere il sindaco della città capoluogo perché lo scopo della Città metropolitana è semplificare». E di semplificazione si è parlato molto, a partire dal presidente di Confindustria Venezia Matteo Zoppas, che ha ribadito la necessità di sbloccare le bonifiche di Porto Marghera: «Questa è un’area che può essere riconvertita in chiave di ecosostenibilità. Sono già stati fatti grandi passi avanti con la raffineria green e la centrale a idrogeno, la burocrazia però ci sta bloccando». Nessuna polemica sul Piano casa, anche perché il sindaco Orsoni era assente, sostituito dall’assessore Alfiero Farinea. L’assessore della Regione Renato Chisso difende invece le politiche regionali: «La ricerca di un equilibrio sta nell’intelligenza dei nostri professionisti. Punteremo sulla riqualificazione e la ricostruzione».
Fiduciosa la presidente della Provincia Francesca Zaccariotto: «Abbiamo fatto molte cose buone per aprire le porte alla Città metropolitana e dobbiamo continuare a lavorare tutti insieme per passare dalla fase teorica a quella pratica».
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