MESTRE – «Il candidato sindaco dei grandi partiti non lo scelgano Brunetta o Cacciari». Davanti al pubblico stipato nella saletta del Laurentianum, ieri il sottosegretario di Scelta Civica Enrico Zanetti ha dato il via ufficiale alla nascita della Civica 2015, lista politica fuori dai partiti ma che ai partiti guarda. Anche perché nasce da un gruppo di promotori che con i partiti ha a che fare: Scelta civica ma anche Ncd con l’ex consigliera Marta Locatelli, Psi con Alvise Ferialdi, «Fare» con Giuliano Borella. In platea ci sono l’ex segretario regionale dell’Idv Gennaro Marotta («Sono qui solo per ascoltare»), Nicola Funari manca perché ha avuto un problema all’ultimo minuto, dal Pd fanno un salto ed un saluto Jacopo Molina, Paolo Cuman e Antonino Stinà, dall’Udc il segretario cittadino Michele Scibelli e Fabio Toffanin, per Forza Italia si affaccia Debora Onisto, per il gruppo misto Valerio Lastrucci, interviene Davide Scano del Movimento Cinque Stelle. C’è anche il sindaco di Marcon Andrea Follini, Psi, vigile urbano di Venezia: «Il prossimo sindaco sarà metropolitano, quindi anche il mio sindaco. La caratteristica di questa campagna elettorale è un fiorire di attività politica non legata ai partiti. E non è male». Un sistema di vasi comunicanti quello tra civiche e partiti che è il benvenuto ma ha solo uno snodo idraulico obbligato, specifica Zanetti: «Valuteremo quello che succederà nei partiti. Se qualcuno darà segnali di vero rinnovamento, guarderemo con estrema attenzione». Per segnali si intende il candidato sindaco. Se sarà di gradimento, la Civica 2015 lo potrà appoggiare. Per esempio: «Casson no. Pellicani nemmeno: l’ultima cosa della quale ha bisogno la città è dell’ennesimo sindaco scelto da Cacciari», dice Zanetti. Il collega sottosegretario Pier Paolo Baretta? «Se ne può parlare. O Jacopo Molina». Che ha l’approccio giusto: non segue ordini di scuderia dal partito. E porta un saluto incoraggiante: «Vedo con particolare favore le forze nuove che danno linfa alla città. Le primarie del Pd siano spalancate ai cittadini e credo debbano guardare a energie come questa lista civica». Pure l’Udc valuta quello che succede nel Pd. «In questa situazione è necessario un governo della città di unità nazionale, sull’esempio del governo Renzi», riassume Scibelli. La Civica 2015 sarà comunque la barra centrista attenta che le incrostazioni dei partiti non abbiano la meglio. E se Forza Italia e Pd si faranno scegliere i candidati sindaco da Brunetta o da Cacciari (o da Pippo Civati, che a Marghera ha confermato che Felice Casson si candiderà, che le primarie si faranno e che la politica di sinistra con Sel e Verdi è una priorità), allora la lista metterà un proprio candidato. Il sottosegretario all’Economia? «Preferirei di no, mi piace molto quello che faccio – declina Zanetti– Certo, se non si dovesse trovare la sintesi, non è nel mio stile lasciare le persone a metà del guado».
Il programma sarà agile, sei o sette punti ben chiari. Il primo è la sostenibilità finanziaria del bilancio di Ca’ Farsetti che può attingere alla miniera dei turisti con un ticket (non di accesso ma obbligatorio e che dia accesso a servizi minimi). Il secondo è la sicurezza. Gli altri punti saranno costruiti strada facendo, anche con le altre civiche che vorranno unirsi per guidare o seguire Civica 2015.
R.C.
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