“Non decidere (sulle grandi navi, ndr) vuol dire perdere tutte le crociere”. Questo il rischio ventilato da Pier Paolo Baretta nell’articolo pubblicato oggi da Il Gazzettino.
Dopo l’incidente dello scorso 2 giugno e quello sfiorato di domenica, l’ex sottosegretario al Mef Baretta e l’ex ministro dei Trasporti Delrio ricostruiscono le fasi finali che portarono all’accordo del Comitatone del novembre 2017, smentendo l’attuale ministro Toninelli. La volontà politica e il progetto per lo scalo passeggeri a Marghera, ribadiscono i due esponenti del Partito Democratico, c’erano. Con il nuovo governo targato Lega-M5S si sarebbe dovuti passare alla fase attuativa, ma, come per altri dossier, è stato tutto bloccato.
Baretta, oltre a Marghera, rilancia anche sul progetto De Piccoli-Duferco, che permetterebbe la permanenza del traffico crocieristico a Venezia senza passare dal canale di San Marco.
“Il ministro – spiega Baretta – può avere un’altra opinione, ma poi decide. Insisto perché la posizione di Toninelli non sembra “questo o quello”, ma “via le navi da Venezia”.
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