Si è tenuta questa mattina l’audizione del sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, in Commissione Finanze del Senato. Dopo l’incontro del 7 marzo scorso, l’esponente del governo Gentiloni è tornato a parlare davanti ai membri della sesta Commissione per spiegare i passi avanti fatti in Conferenza unificata sul tema del riordino del settore giochi.
“È del tutto evidente – ha spiegato Baretta – che il Governo privilegia un’intesa e che perseguirà questo obiettivo sino all’ultimo momento. Ma è altrettanto necessario affermare che non possiamo continuare a lasciare questo settore senza regole certe ed unitarie. Dobbiamo assumerci la responsabilità di rispondere alla prevalente domanda sociale e politica che chiede una seria, rigorosa, regolamentazione, fondata sulla lotta alla dipendenza, alla compulsività, alla ludopatia, attraverso la riduzione dell’offerta, più diffusi ed attenti controlli, una organizzazione prevedibile del territorio, ma non sulla negazione generalizzata della possibilità di giocare. L’obiettivo che lo Stato si propone, dunque, è di ridurre e regolare, di intesa con gli Enti locali, la distribuzione dell’offerta di gioco diffusa nel territorio, accogliendo le accresciute esigenze sociali, nella consapevolezza che il crescente fenomeno della dipendenza patologica da gioco d’azzardo rappresenta, ormai, una priorità sulla quale impegnare le Istituzioni”.
In particolare, la proposta presentata dal Governo in Conferenza unificata, e su cui c’è l’accordo dell’Anci e della maggioranza delle Regioni, prevede tre novità rilevanti
- l’introduzione della facoltà per i Sindaci di applicare le distanze dai luoghi sensibili fino a 150 metri da luoghi di culto, scuole e Sert;
- la possibilità, per i Sindaci, di interrompere fino a 6 ore, durante il giorno, la possibilità di giocare alle Awp;
- la decisione che si possa giocare solo utilizzando la tessera sanitaria.
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