Con un’intervista al Quotidiano nazionale e una lettera aperta al Secolo XIX il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, torna a parlare del riordino del settore giochi, all’indomani del convegno organizzato dal Pd Lombardia e dal gruppo Senatori Pd che si è tenuto ieri a Milano.
“La lettera del consigliere della Regione Liguria, Gianni Pastorino, sul tema del gioco d’azzardo, – scrive oggi Baretta sul SecoloXIX – bolla come ipocrita l’atteggiamento del Governo e come negativa la proposta che stiamo discutendo in sede di Conferenza unificata con gli Enti locali. In questi mesi, abbiamo incontrato e discusso con tutti i soggetti coinvolti che hanno chiesto di interloquire col Governo: Istituzioni, Associazioni, operatori; ma, in particolare, Comuni e Regioni, perché, come ho, più volte, dichiarato, il Governo è intenzionato a non fare un provvedimento, su questo delicato argomento, senza il coinvolgimento degli Enti locali. (…) Lo scopo del nostro lavoro – prosegue il sottosegretario – è quello di mettere ordine in un settore nel quale da tempo mancano regole nazionali, con l’obiettivo di contrastare gli effetti patologici che sono conseguenti all’eccesso di offerta. Ecco perché abbiamo scelto la strada della riduzione dell’offerta attraverso il dimezzamento (in tre anni) dei punti gioco; la riduzione delle slot (oltre il 30%) e per le rimanenti la trasformazione da remoto; la riduzione della aggressività delle Vlt riducendo da 500 euro a 100 euro la giocata massima”.
Stessa proposta che viene rilanciata dalle colonne del Quotidiano nazionale dove, parlando con Alessia Gozzi, Baretta spiega che : “C’è una doppia incertezza: economica per le aziende e sociale perché, mancando una regolamentazione, non c’è un’adeguata protezione del giocatore. Per questo la riforma è urgente“.
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