BELLUNO – Frana e tornado, Cadore e Riviera del Brenta sotto lo stesso tetto: in arrivo 150 milioni di euro da Roma. Il governatore Luca Zaia ha firmato lo stato di crisi per l’area che comprende i Comuni di San Vito (per il Ru Secco) e Borca (Cancia e Peaio) e il Governo mette la tragedia dell’Antelao insieme ai disastri del tornado dell’8 luglio scorso. E stanzia risorse per la lotta al dissesto idrogeologico. «A seguito degli impegni assunti dal Governo, per le note vicende del tornado del Brenta, è stata approvata una mozione estesa subito a comprendere anche le tragiche vicende accadute in Cadore – ha detto il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta – I nuovi stanziamenti, di oltre 150 milioni di euro, per il Cadore e per le province di Venezia, Padova e Vicenza, destinate alla cura del territorio e al dissesto idrogeologico, rappresentano, insieme ai provvedimenti già adottati, quell’attenzione del Governo verso il Veneto che abbiamo più volte manifestato». «Il Governo sta facendo la sua parte per mettere in sicurezza le zone più densamente popolate – commenta il parlamentare bellunese Roger De Menech (Pd), che ha inviato un’interrogazione al ministro dell’Ambiente chiedendo di attingere risorse dal fondo nazionale per le emergenze – liberando risorse regionali da dedicare alle zone interne più a rischio, come la Riviera del Brenta e il Cadore. Rifacciamo da capo il bilancio regionale 2015».
In attesa delle risorse, arriva Gianclaudio Bressa. Il sottosegretario agli Affari regionali è atteso stamane a San Vito di Cadore, dove terrà un incontro con la presidente della Provincia, i sindaci dei Comuni colpiti e con i vertici delle forze dell’ordine e di sicurezza provinciali.
Per l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin per mettere in sicurezza il Ru Secco serviranno almeno 10 milioni una fila di camion lunga 200 chilometri per portare via il materiale sceso a valle: «E se non avessimo investito 2 milioni per Peaio la statale Alemagna l’altra notte sarebbe stata portata via».
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