Da la Nuova Venezia di oggi
Confindustria, professionisti, Università, sindacati dei lavoratori e amministrazioni pubbliche: tutti d’accordo sulla necessità di dar vita, a tutti gli effetti e al più presto alla Città Metropolitana che raccolga città e province di Venezia, Padova e Treviso in un’unica realtà con molteplici punti di forza per ridare slancio a Venezia e alle sue potenzialità economiche, a partire da Porto Marghera, all’economia, all’insegna dello sviluppo sostenibile, di «Smart City, Città Metropolitana e del futuro di Venezia» se ne è parlato ieri nella Cittadella dell’Edilizia, nella nuova sede della società Zintek srl, una società legata a Simar spa, della holding Cordifin che opera in ambito industriale, immobiliare e finanziario. Zintek progetta e produce con le migliori cerificazioni ambientali europee, di laminati in zinco e titanio con cui ha rivestito la Cittadella dell’Edilizia in Banchina dell’Azoto a Porto Marghera. L’incontro pubblico su un tema sempre più d’attualità come il superamento delle amministrazioni provinciali e la creazione della Città Metropolitana, è stato organizzato da Zintek per «dare il via ad una nuova stagione fatta di dialogo positivo e trasparente fra tutte le realtà che operano sul nostro territorio, ciascuna per la propria parte, potenziando i punti di forza e compensando le debolezze». Luigi Brugnaro, titolare di Umana spa ed ex presidente di Confindustria è sempre stato un gran tifoso della Città Metropolitana con «Venezia capitale» e ieri ne ha approfittato per lanciare la sua sfida: «per la Città Metropolitana ci suole un sindaco Metropolitano che deve essere eletto democraticamente e rispondere agli elettori». Proposta subito contestata dal segretario della Cisl, Lino Gottadello che ha replicato a Brugnaro: «non possiamo far diventare la Città Metriopolitana una nuovo e più grande ente provinciale, dobbiamo invece realizzarla nei fatti sviluppando ed evolvendo attività innovative come quella di Zitenk e a livello infrastrutturale per porto ed aeroporto» . È intervenuto anche il suo successore alla presidenza di Confindustria Venezia, il consigliere d’amministrazione di San Benedetto spa, Matteo Zoppas che ha voluto, ancora una volta ricordare a tutti che «la svolta» deve partire innanzitutto dall’economia e dal tessuto produttivo del nostro territorio, puntando come si sta facendo con la raffineria dell’Eni, il Distretto dell’Idrogeno e nuovi progetti industriali “green”. «Bisogna però» ha sottolineato «completare il processo di semplificazione burocratica delle procedure amministrative per garantire autorizzazioni rapide a chi vuole investire per realizzare nuove unità produttive». L’assessore provinciale all’Ambiente, Paolo Dalla Vecchia ha ricordato che i 44 comuni della provincia di Venezia sono più avanzati di quanto si pensi dal punto di vista visto che «sul fronte dei risparmio energetico e delle politiche di riduzione delle emissioni inquinanti nell’aria hanno firmato il Patto dei Sindaci». Si è parlato anche della grande occasione dell’Exopo del 2015 che coinvolgerà anche Venezia, «L’Expo è una grande opportunità per il nostro territorio, che deve però porsi come protagonista, con un ruolo che può e deve essere centrale« ha detto nel suo intervento il sottosegretario all’Economia e Finanze Pier Paolo Baretta «dobbiamo essere però tutti consapevoli che Venezia ha un futuro ma che non si vive di rendita. Bisogna , invece,, volerlo per davvero questo futuro, rendendoci conto che deve essere diverso dal presente: dobbiamo cambiare e per farlo ci vogliono idee, sacrificio e tenacia a tutti i livelli». (g.fav.)
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