Oltre 3 miliardi di euro di risorse da investire per la riqualificazione sismica ed energetica del patrimonio immobiliare dello Stato nei prossimi 10 anni e la razionalizzazione degli spazi occupati dalla PA. Questo l’obiettivo più ambizioso raggiunto nel 2017 dall’Agenzia del Demanio e che è stato presentato ieri dal direttore Roberto Reggi, insieme al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e al sottosegretario all’Economia, con delega al Demanio, Pier Paolo Baretta.
Nel suo intervento il sottosegretario si è concentrato su quanto resta da fare.
“Il primo traguardo della nuova legislatura è il demanio marittimo. Pochi giorni prima della conclusione della legislatura è nuovamente saltato, in Commissione, il disegno di riordino del settore, da troppo tempo in gestazione. Dobbiamo, Signor Presidente, – ha sottolineato il sottosegretario – considerare questo provvedimento di delega uno dei primi impegni della nascente legislatura. Il nostro dovere, infatti, è tutelare il settore e gli operatori italiani che vi lavorano in previsione dell’applicazione della direttiva Bolkestein. Possiamo ulteriormente rinviare le evidenze pubbliche, per il tempo necessario a predisporre una nostra organizzazione nazionale; possiamo ricontrattarne con l’Europa gli aspetti applicativi più delicati per il nostro Paese; ma, certamente, non possiamo continuare a fingere di ignorarla, come, demagogicamente, fanno alcune parti politiche. Dobbiamo, al contrario, predisporre rapidamente una legislazione che dia vita a un piano, condiviso con le Associazioni di rappresentanza dei balneari, che definisca misure di protezione e tutela degli operatori balneari, attraverso una struttura di gare che valorizzi gli investimenti fatti, favorisca i consorzi, preveda il legittimo affidamento e gli indennizzi, ridisegni la dividente demaniale, riformi il sistema dei canoni e preveda, di conseguenza, concessioni pluridecennali. Il secondo impegno – ha concluso – riguarda il contesto ambientale e urbano nel quale è inserito il bene pubblico. Pensiamo alle potenzialità che offre il combinato tra il bonus energetico allargato ai condomini e i piani periferie, che può dare vita a un vero piano di rigenerazione urbana“.
Il racconto dell’evento sulla stampa di oggi.
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