Lo ha sostenuto il sottosegretario all’Economia, con delega al Demanio, a margine dell’incontro “Risultati 2017. Nuovi traguardi” organizzato dall’Agenzia del Demanio e a cui hanno preso parte il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il direttore Roberto Reggi
“Il Patrimonio pubblico italiano rappresenta una ricchezza straordinaria, per dimensione, valore, qualità e bellezza. Circa 7000 Km di coste e spiagge, oltre 4000 musei, quasi 300 parchi archeologici, ben 600 complessi monumentali, più di 60 siti patrimonio dell’Unesco. Eppure, anche in anni recenti, a fronte della rilevante dimensione del nostro debito, si è sviluppato un impegnato dibattito accademico sulla necessità di dare vita a un piano di alienazione – nel migliore dei casi si sosteneva cartolarizzazione – del patrimonio pubblico. Non abbiamo mai creduto in questa soluzione, sostenendo che solo una strategia di valorizzazione dei beni immobili avrebbe dato vita a una gestione virtuosa. I risultati presentati oggi dal diretto Reggi lo dimostrano”.
È quanto ha affermato il sottosegretario all’Economia, con delega al Demanio, Pier Paolo Baretta, a margine dell’incontro “Risultati 2017. Nuovi traguardi” organizzato dall’Agenzia del Demanio e a cui hanno preso parte il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il direttore Roberto Reggi.
#DiamoValoreAlPaese | Per il #patrimoniopubblico la strategia della pura alienazione è inconciliabile con la responsabilità civica di amministrare una ricchezza di questa portata. Da qui il passaggio dalla strategia dell’alienazione a quella della #valorizzazione @agenziademanio pic.twitter.com/9u1IAUaKZa
— Pier Paolo Baretta (@PPBaretta) 19 febbraio 2018
“L’impegno – ha proseguito il sottosegretario – di dipendenti e dirigenti dell’Agenzia; la proficua collaborazione tra enti e ministeri, che ha consentito il riuso di beni altrimenti bloccati, vincolati, inutilizzati o mal utilizzati; la collaborazione con gli Enti locali e l’Anci, che ha dato vita al federalismo demaniale; la creazione dei Fonti immobiliari con Invimit sono i tasselli di questa strategia di valorizzazione che, come ho ricordato al Presidente Gentiloni, per essere completata ha bisogno di altri due traguardi. Il riordino del demanio marittimo che è saltato pochi giorni prima della conclusione della legislatura. È necessario predisporre rapidamente una legislazione che dia vita a un piano, condiviso con le Associazioni di rappresentanza dei balneari, che definisca misure di protezione e tutela degli operatori balneari, attraverso una struttura di gare che valorizzi gli investimenti fatti, favorisca i consorzi, preveda il legittimo affidamento e gli indennizzi, ridisegni la dividente demaniale, riformi il sistema dei canoni e preveda, di conseguenza, concessioni pluridecennali”.
Al secondo posto tra gli obiettivi della prossima legislatura il sottosegretario Baretta colloca un piano di rigenerazione urbana: “Si tratta di mettere a punto un percorso condiviso tra Enti pubblici e soggetti privati di rigenerazione urbana e industriale (importante in una fase di ripresa economica), che rappresenta il naturale sviluppo della strategia di valorizzazione che ispira la nostra azione. Non c’è bisogno di evidenziare – conclude – quanto valorizzazione e rigenerazione insieme siano fondamentali in un Paese a forte vocazione turistica qual è l’Italia”.
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