La “nuova” posizione che arriva da Berlino sui margini di flessibilità all’interno del patto di stabilità è valutata positivamente dal sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta. In una intervista al Messaggero l’esponente del Pd ha dichiarato che “si tratta di un segnale politico importante ma che non è sufficiente: bisogna che gli investimenti produttivi ed i costi per le riforme non siano considerati all’interno dei vincoli del patto di stabilità”.
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