Mancano poche settimane al 4 dicembre, data in cui saremo chiamati a votare al referendum per la riforma di alcune parti della carta costituzionale.
Il voto popolare, voluto da noi, conclude un lungo lavoro parlamentare, durato due anni, e nel quale si è sempre manifestata una larga maggioranza a favore della riforma.
Con essa si modificano oltre 40 articoli della Costituzione semplificando e rendendo più efficiente l’attività legislativa, aumentando la partecipazione dei cittadini, ridefinendo meglio le competenze tra Stato e Regioni.
Si tratta di una scelta fondamentale per il futuro del nostro Paese che, perciò, deve essere informata e consapevole.
Il 4 dicembre si voterà il merito della riforma, non altro! Per questo, da oggi, il nostro percorso verso il SÌ sarà sostenuto con una serie di appuntamenti sul sito e sui canali social (Facebook e Twitter).
Lo faremo con quattro rubriche:
- #Articoloperarticolo
- #Italiaversoilsì
- #Iovotosì
- #Sitour
dedicate a:
- conoscere meglio le modifiche degli articoli della Costituzione
- valutare impatti della riforma costituzionale sulla nostra vita di ogni giorno, sull’economia
- confrontare le opinioni di costituzionalisti e intellettuali per il sì
- diffondere gli eventi organizzati in giro per l’Italia
L’obiettivo? Comprendere, ragionare, partecipare insieme!
In particolare, discuteremo e ci confronteremo su:
- il superamento del bicameralismo “paritario”. Con questa riforma, attesa da anni, si affida il compito principale di fare le leggi ordinarie alla Camera dei deputati. Mentre il nuovo Senato – che alcuni propongono venga votato dai cittadini assieme ai consigli regionali e il PD è favorevole a migliorare la riforma in tal senso – diventa, sensibilmente ridotto nel numero dei suoi componenti, il rappresentante diretto delle istituzioni locali, con precise funzioni di controllo e proposta.
- la riforma del Titolo V della Costituzione che ridefinisce i rapporti fra lo Stato e Regioni verso un migliore equilibrio tra materie davvero federali ed altre sulle quali si rafforzano le competenze centrali.
- il rilancio degli istituti di democrazia diretta, con l’iniziativa popolare delle leggi e il rafforzamento del referendum abrogativo, l’introduzione di quello propositivo e d’indirizzo; il ricorso diretto alla Corte sulla legge elettorale, un quorum più alto per eleggere il Presidente della Repubblica;
- lo sforzo, che continua, senza demagogie, ma efficientemente, per ridurre o contenere alcuni costi della politica: 220 parlamentari in meno. Non va dimenticato, inoltre, che i nuovi 100 Senatori saranno soprattutto consiglieri regionali o sindaci e, quindi, non percepiranno alcuna indennità aggiuntiva, che, peraltro, sarà ridotta a quella dei sindaci delle città grandi; inoltre, senza aspettare la prossima legislatura, fondere gli uffici delle due Camere e il ruolo unico del loro personale.
Il 4 dicembre andiamo tutti a votare!
Si vota dalle 7 alle 23.
Per rendere la politica e le Istituzioni migliori e più vicine ai cittadini.
Per darci uno Stato più moderno, efficiente e rappresentativo.
BASTA UN SÌ
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