Baretta: “Imu, cambiare il Patto di stabilità per rendere Comuni meno esosi”

“L’Europa non ha detto di abolire l’Imu, bisogna fare chiarezza nel dibattito. Ha invece posto problemi seri, alcuni dei quali sono stati sollevati già da noi nel dibattito, e cioè, ad esempio, quello della riduzione della parte che interessa soprattutto le fasce più deboli, e quindi relative alla prima casa”. Lo ha detto l‘on. Pier Paolo Baretta, del Pd, intervenendo alla trasmissione ‘Transatlantico’, su RaiNews24 e commentando il Rapporto Ue 2012, che ha chiesto più equità per l’Imu con l’introduzione di criteri di progressività.

“Un po’ di attenuazione del disagio c’è – ha detto Baretta, candidato alla Camera come capolista nel collegio Veneto 2 – attraverso i 200 euro di franchigia e poi l’aumento per i figli a carico fino a quattro, ma credo che si possa fare di più. E’ difficile pensare ad una abolizione completa della tassa, intanto perché diffusa in tutta Europa e poi perché consente un aumento delle entrate. Sarebbe serio – spiega il parlamentare del Pd – fare una operazione sui redditi bassi ma contemporaneamente tenendo conto delle tasse locali. L’Imu, non bisogna dimenticarlo, non è solo ‘centrale’ in quanto i Comuni sono obbligati, in alcuni casi, ad intervenire. E quindi bisogna mettere i Comuni nelle condizioni di non diventare  eccessivamente esosi, e questo lo si può fare con un forte cambiamento del Patto di stabilità interno”.

2013-01-08T21:43:02+01:00 8 Gennaio 2013|News, Verso il voto|

Scrivi un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.