Nella mattinata di oggi il sottosegretario all’Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta ha partecipato all’incontro da lui organizzato presso il Centro Servizi di Banca Intesa a Mestre, con i rappresentanti delle principali associazioni di categoria del veneziano e il Responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo Stefano Barrese, accompagnato dal Responsabile Direzione regionale Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige Renzo Simonato e dal Responsabile ex Banca Popolare di Vicenza ed ex Veneto Banca Gabriele Piccini. “L’idea di organizzare questo incontro – ha dichiarato in apertura Baretta – è nata a valle del decreto che ha evitato il fallimento della due banche popolari Venete. La politica e l’economia venete dovrebbero riflettere su questa vicenda e sulle occasioni mancate dal territorio. Resta il fatto che, a seguito di questa operazione, Banca Intesa diventa il principale soggetto bancario del nostro territorio. Di qui la necessità di un incontro diretto tra gli operatori dei settori economici di Venezia e la Banca, per conoscerla meglio e per presentare da un lato le sue intenzioni, dall’altro le intenzioni che il territorio manifesta”. “Esistono problemi di congiuntura e di carattere strategico – ha aggiunto Baretta –. Quanto al primo punto, innanzitutto c’è preoccupazione diffusa sui fidi, sui rientri, soprattutto nei casi di pluriaffidamenti o doppio affidamento, e sulle linee di credito. Banca Intesa si è presentata annunciando un atteggiamento propositivo in questa direzione, di cui si prende atto. Dal punto di vista strategico, il nostro territorio presenta una complessità rilevante: basti pensare all’industria manifatturiera, al turismo, al forte intervento culturale e all’importante impronta logistica, anche in termini di infrastrutture, dalla portualità all’aeroporto di Venezia. C’è, dunque, la necessità di pensare allo sviluppo di quest’area. In quest’ottica è fondamentale intavolare un ragionamento con Banca Intesa: il ruolo che ha assunto in questo territorio carica di responsabilità che oltrepassano la gestione dello sportello ed entrano nel merito della partecipazione allo sviluppo del territorio”. “Esiste un problema di fiducia verso le banche in generale – ha concluso il sottosegretario –. Qui in Veneto la storia pesa. Il nostro obiettivo, ora, è far sì che la crisi delle banche non comporti una crisi del modello veneto, ma una trasformazione in avanti dello stesso”.
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