“Serve una correzione del sistema del massimo ribasso, che dia vita a un rapporto di rispetto tra pubblica amministrazione, imprese e professionisti”. Così il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, candidato del centrosinistra al Senato nel collegio che comprende Rovigo, Chioggia, Riviera del Brenta, Cavarzere, Cona e Miranese, al convegno “La voce degli ingegneri” organizzato dalla Foiv, Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto.
“Il nodo del massimo ribasso – ha proseguito – è strettamente legato al tema del Codice degli appalti. Se ci mettiamo nell’ottica di evitare, ridurre, contrastare il concetto del massimo ribasso a favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa, allora possiamo affrontare seriamente anche la questione delle soglie per gli affidamenti diretti e le procedure negoziate”.
Il sottosegretario ha proseguito il suo intervento, focalizzando l’attenzione su quanto fatto nell’ultima legislatura. “L’introduzione dell’equo compenso – ha spiegato Baretta – ha modificato l’approccio al lavoro dei professionisti, per i quali abbiamo anche favorito l’accesso ai fondi europei e la partecipazione agli appalti pubblici, superando finalmente un’ingiustizia tecnico-giuridica. Abbiamo introdotto, inoltre, il Patent Box, il Jobs act degli autonomi, il cumulo gratuito dei contributi pensionistici. Ora che il Paese è in ripresa – ha concluso –, bisogna cogliere l’occasione per avviare un processo nel quale l’insieme del mondo professionale può svolgere un compito rilevante”. L’incontro si è aperto con la relazione del presidente FOIV Gian Pietro Napol.
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