Il sottosegretario Pier Paolo Baretta ha partecipato oggi a Padova, al convegno “Veneti futuri”, prima iniziativa pubblica di Eurispes Veneto. Il sottosegretario ha posto l’accento sulla necessità di aggiornare l’analisi sulla realtà veneta, specialmente in questo momento storico in cui si colgono chiari segnali di ripresa economica e produttiva.
“Segnali – ha detto il sottosegretario – che provengono sia da osservatori importanti, quali ad esempio Confindustria di Padova e Treviso – che qualche giorno fa in un convegno a Treviso hanno affrontato il tema dei capannoni, per ripensarne un utilizzo in chiave di efficienza e di nuova attenzione al territorio – sia dagli operatori dei servizi, che colgono una rinnovata propensione ai consumi. Segnali corroborati dai dati incoraggianti sull’aumento degli occupati e delle ore lavorate”.
Per Baretta, “Eurispes può utilmente aiutare a cogliere questi cambiamenti, indagando in almeno tre direzioni principali. La prima è il sistema del credito, per capire come sia stato possibile che si siano consumate truffe di così vasta portata ai danni di risparmiatori e imprese, anche per capire come ripristinare un clima di fiducia essenziale”. Seconda linea di analisi, “il radicamento dei valori di solidarietà, del volontariato, della sussidiarietà, della mutualità, e lo stesso fenomeno della diffusa presenza delle banche di credito cooperativo – ha aggiunto il sottosegretario -. Terza direzione di analisi, i fattori socio-culturali che hanno fatto si che molti operai si trasformassero in imprenditori, caratterizzando profondamente il sistema economico e produttivo del Veneto”.
Tutto ciò allo scopo di aiutare a costruire una visione strategica e prospettica del Veneto, a partire dalle sue vocazioni e dai suoi punti di forza quali sono l’industria, la cultura, il turismo, la logistica. “Nel Veneto si incrociano corridoi di comunicazione strategici, verso l’Europa e l’Oriente, ma la realizzazione o il completamento delle infrastrutture, quali ad esempio l’apertura del Gottardo, deve essere accompagnata da strutture logistiche sul territorio che consentano al Paese di valorizzare appieno della propria collocazione strategica – ha continuato -. Ciò significa affrontare in chiave diversa temi quali la portualità, dotandosi di un’autorità unica dell’Alto Adriatico; completare la realizzazione di un sistema aeroportuale del Nordest; affrontare il problema della mobilità e del trasporto pubblico, avendo attenzione sia alle esigenze di efficienza del sistema economico sia alla mobilità delle persone nella realtà metropolitana”.
“In questo quadro – ha concluso – grande attenzione deve essere posta anche alla realtà sociale, segnata dai cambiamenti socio economici intervenuti, con l’obiettivo di ristabilire condizioni di equilibrio sociale che sono state e ancora possono essere alla base del modello Veneto. Tutte sfide, queste, che richiedono un sostegno analitico e culturale che Eurispes Veneto può mettere a disposizione del sistema politico e delle rappresentanze sociali del Veneto”.
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