“Se il risparmiatore non risponde bene perde una occasione perché si tratta di un bond garantito dallo Stato, quindi il rischio è condiviso”. È con queste parole che il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, ha commentato ieri, dalle colonne del Sole24Ore, il collocamento triennale dei bond della Banca Popolare di Vicenza.
In particolare, parlando con Katy Mandurino, Baretta ha sottolineato che l’ingresso dello Stato nell’azionariato della due banche venete può essere ristretto a una quota di minoranza: “La crisi di queste due banche è soprattutto reputazionale, di fiducia. Sono banche che possono essere rilanciate ma ci vuole un intervento deciso del mondo imprenditoriale veneto, che ha delle responsabilità”. L’appello è ai capitali del territorio: “Il fatto che lo Stato sia disposto a intervenire non sia un alibi – ancora Baretta -. Quando lo Stato cesserà la sua funzione temporanea e precauzionale, è auspicabile una compresenza di capitalismo, anche per impedire l’ingresso di fondi esteri e mantenere la nuova banca sul territorio”.
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