Anziani, giovani e lavoro le nostre priorità

I giovani, senza lavoro e senza prospettive, e gli anziani, il cui numero è destinato a crescere: è a queste fasce della popolazione oggi particolarmente fragili che bisogna dare risposte. Lo sottolinea Pier Paolo Baretta, capolista Camera Veneto 2, intervenuto oggi a Castelfranco Veneto al convegno “Sanità e sociale, non un lusso ma un diritto per tutti”.

“Questo è un paese in difficoltà a garantire ai giovani un futuro stabile – ha sottolineato -. Basti pensare che se una coppia vuole costruirsi una famiglia e accendere un mutuo se non va in banca accompagnata da mamma e papà come in prima elementare non è ritenuta solvibile, e probabilmente non lo è davvero, per colpa di una precarietà del lavoro da cui è difficile uscire”. È necessario intervenire e modificare le tipologie di contratto: “Ne bastano poche: lavoro indeterminato, autonomo, apprendistato, stagionale, a chiamata. Tutto il resto è confusione”.

Questo è un paese in difficoltà ad assicurare diritti: “La nostra priorità è assicurare la cittadinanza ai nati in Italia. Basta andare un paio d’ore in una scuola elementare per capire che questo è già realtà”.

Questo è un paese in difficoltà a dare risposte agli anziani. “Siamo di fronte a un’attesa di vita in continua crescita e questo cambiamento non è privo di conseguenze nell’organizzazione sociale, anche per l’aumento della non autosufficienza. Che Stato è quello che non si pone il problema?”.

Questo è un paese in difficoltà a dare adeguata assistenza sociale alle persone più svantaggiate. “Dobbiamo stabilire qual è il livello di assistenza sociale che vogliamo garantire. Certo, a volte saremo costretti a scegliere tra i fiori in piazza e la fisioterapia, ma sono convinto che se alle persone questo verrà spiegato lo potranno capire e condividere”.

“Il Veneto che vogliamo è solidale e inclusivo – ha concluso -. La nostra Regione è ricca di eccellenze nel lavoro, nell’impresa, nella cultura e nel made in Italy. Ma c’e’ anche un altro made in Italy che dobbiamo difendere, valorizzare, esportare: è il nostro modello sociale”.