Il sottosegretario Enrico Zanetti si esprime a favore della proposta, lanciata ieri dal sottosegretario Baretta, di istituire un tavolo per il turismo a Venezia.
«Si può pensare, per una situazione straordinaria come quella dell’Expo del prossimo anno per i flussi turistici a Venezia a una tassazione temporanea e straordinaria per raggiungere in qualche modo le presenze turistiche più impattanti. Ma per misure stabili, bisogna attendere che Venezia esca dal regime commissariale e abbia un nuovo sindaco, e in questo caso, più che a una city-tax penso che alla città sarebbe utile un city-pass che raggiunga, in modo graduale, tutte le componenti turistiche, consentendo così anche una migliore gestione dei flussi». Il sottosegretario veneziano all’Economia Enrico Zanetti si unisce al collega dello stesso dicastero Pier Paolo Baretta, nell’auspicare al più presto un tavolo tecnico, con il sottosegretario ai Beni Culturali Ilaria Borletti Buitoni e il Comune di Venezia con il commissario straordinario Vittorio Zappalorto per delineare le caratteristiche di una city tax o comunque di un’Iva maggiorata che consenta di raggiungere almeno in parte i turisti giornalieri, ma vede una soluzione stabile per Venezia per il problema turismo solo con la nuova amministrazione comunale. «Raccolgo volentieri l’invito al tavolo tecnico con Baretta e Borletti Buitoni – spiega Zanetti – ma per affrontare i problemi dei flussi turistici in modo continuativo, serve, più che una city-tax mirata si alcune categorie, un city-pass esteso a tutti i turisti con un “pacchetto” di servizi minimi garantiti, con fasce diverse di prezzo, che tutti siano praticamente obbligati ad acquistare quando arrivano a Venezia. Un “pacchetto” vendibile con un sistema di prenotazioni, a prezzo crescente quando il numero delle prenotazioni raggiunga una certa soglia. Creando, così, un meccanismo di incentivazione a visitare la città in determinati periodi e una disincentivazione a venire in altri, che finisca, progressivamente, anche per influire sull’orientamento dei flussi. Un sistema che genererebbe risorse ben superiori per la città a quelle attuali dell’imposta di soggiorno e a quelle di un’imposizione fiscale generica, e che, con le tecnologie attuali, è sicuramente possibile attuare. Ci vuole, però, un nuovo sindaco che abbia un’investitura popolare per attuarlo, perché avrà qualche inevitabile ricaduta anche sulla vita dei veneziani». Anche l’ex assessore comunale al Turismo Roberto Panciera, d’accordo col tavolo tecnico, suggerisce: «Venezia si candidi a pieno titolo a ospitare una sede permanente di un Forum Internazionale sul Turismo che affronti i tanti e sempre più pressanti problemi legati al turismo di massa»
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