Accolgo volentieri la proposta – fattami ieri sulla Nuova da Venezia 2015 – di ricercare insieme una soluzione fiscale ai problemi finanziari del Comune a partire dalla idea di una maggiore compartecipazione all’Iva.
Per riuscirci dobbiamo fare i conti con tre condizioni:
La prima che è difficile per il Governo prendere decisioni così rilevanti in piena campagna elettorale e col Comune Commissariato. Per fortuna l’attesa è breve e con la nuova giunta decideremo il da farsi. Nel frattempo lavoriamo alla proposta.
La seconda, è che la proposta va inserita in un piano di rientro dal debito comunale credibile e certo, che ancora non c’è e che deve partire da Venezia. In tal senso la campagna elettorale può essere o una opportunità o una deviazione demagogica.
La terza è il coinvolgimento di altre città d’arte (in particolare Firenze e Napoli; per Roma vale un discorso a parte essendo regolata dallo Statuto di Roma capitale). Ciò perché, dopo le vicende legate al Mose, c’è il rischio che prevalga un … pregiudizio su interventi speciali a favore della sola Venezia.
Ciò che serve, dunque, è una strategia condivisa che tenga insieme risanamento, legge speciale, superamento del patto ed opportunità fiscali. Non perdiamo l’occasione!
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