Nonostante l’ostruzionismo del Movimento Cinque Stelle, la Camera dei deputati ha approvato ieri la questione di fiducia posta dal governo sul disegno di legge di conversione del decreto che dispone la liquidazione coatta di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.
“È proprio a causa dell’ostruzionismo del Movimento Cinque Stelle – dichiara al Corriere del Veneto il sottosegretario all’Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta -, che in commissione aveva presentato 600 emendamenti, che ci siamo visti costretti ad apporre la fiducia, rinunciando anche al buon emendamento scritto dal relatore di maggioranza Giovanni Sanga. Abbiamo l’esigenza, direi l’urgenza, di stabilizzare quanto prima l’economia veneta, tutelando i risparmiatori e gli affidati, evitando traumi sociali con i licenziamenti, mantenendo la continuità aziendale. Prima viene convertito il decreto e prima si dà stabilità all’economia del Veneto”.
Quanto agli azionisti, ha aggiunto Baretta: “Si tenterà di trovare una soluzione, magari verificando la disponibilità degli istituti di credito a rifinanziare il fondo per le situazioni disagiate”.
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