Riordino giochi, la proposta del governo riduce l’impatto sociale e controlla la diffusione sul territorio

“Il documento pubblicato oggi è il risultato di un lungo lavoro con gli enti locali e con l’associazionismo. Tutti i problemi posti in questi mesi dai sindaci, dalle regioni, dagli operatori del settore e dalle associazioni di volontariato hanno trovato risposta”.
Lo ha dichiarato il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, commentando la proposta del governo per il riordino del settore giochi, presentata in Conferenza unificata.

“Si tratta – spiega l’esponente del governo Gentiloni – di una vera e propria inversione di tendenza che il Governo ha voluto e che ha consentito un lungo, faticoso, ma proficuo scambio in Conferenza unificata. Siamo ora in  grado di guardare in modo nuovo al sistema del gioco, riducendone l’impatto sociale e controllandone la diffusione territoriale.  È solo l’inizio, temi come la pubblicità, il gioco online, la diffusione di altri giochi dovranno trovare ulteriori tappe di lavoro”.

Le principali novità previste dalla proposta vertono sulla riduzione delle macchine e dei punti gioco, sulla certificazione di questi ultimi, e su distanze, orari e controlli.
In particolare il governo proporrà al Parlamento di anticipare al 31 dicembre 2017 la
riduzione delle slot (le cosiddette Awp) prevista nella legge di stabilità 2016. In un anno “spariranno” 124 mila slot, circa il 35% del totale.
A regime, si potrà giocare solo nei punti gioco di ‘categoria A’ dove gli avventori dovranno essere
identificati attraverso il documento di identita’ e della carta nazionale dei servizi. Le giocate e le vincite dovranno poi essere completamente tracciabili e i locali dovranno essere dotati di apparati di video sorveglianza interna simili a quelli in dotazione ai tradizionali casinò e ci dovrà essere “un collegamento diretto con presidi di polizia e/o con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli”.
Si riconosce agli Enti Locali la facoltà di applicare la distanza per le nuove sale/esercizi, a 150 metri dai SerT, dalle scuole e dai luoghi di culto, “misurata in base al percorso pedonale più breve” e la facoltà di stabilire delle fasce orarie quotidiane di interruzione di gioco “la cui somma non potrà superare 6 ore/giorno”. Saranno inoltre inaspriti i controlli contro il gioco illegale.

2017-05-04T19:01:01+02:00 4 Maggio 2017|News|

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