Di seguito il testo dell’appello a sostegno di Bersani presentato all’ultima riunione di Areadem del 5 ottobre scorso.
Noi democratici, con la forza del nostro consenso e del nostro radicamento di partito popolare e nazionale, sentiamo la responsabilità di portare l’Italia fuori dalla lunga, tormentata e faticosa stagione dell’emergenza.
Il governo in carica è stato la risposta più forte in una situazione che rischiava di travolgere l’Italia: il miglior governo possibile dopo il fallimento delle destre e il crollo del sistema di potere berlusconiano. Siamo convinti che sia ora necessario il passaggio ad una nuova fase che conduca ad una maggioranza politica espressione del voto dei cittadini.
Governare per cambiare. Cambiare per crescere. Questa è la missione vera, la ragione fondativa del Pd, partito aperto alla partecipazione, plurale. Un partito nuovo e innovativo, proiettato ben oltre le tradizioni culturali e politiche da cui nasce, consapevole che per interpretare e vincere le domande della modernità non serve rinchiudersi nelle trincee ideologiche del Novecento. Un partito capace di fare coesione sociale perché rappresentativo di mondi, interessi, realtà sociali diverse ma interessate a condividere una visione comune.
Potremo vincere la sfida se saremo convinti delle nostre ragioni e se saremo all’altezza delle nostre ambizioni. Con questa determinazione, per queste ragioni e consapevoli dell’importanza della posta in gioco nelle prossime elezioni, siamo al fianco di Pierluigi Bersani e sosteniamo la sua candidatura a presidente del Consiglio, convinti che per autorevolezza, esperienza e capacità sia la migliore garanzia per gli italiani che il ritorno dei riformisti italiani al governo del Paese rappresenti la condizione perché equità, crescita e risanamento siano davvero praticati.
La condizione indispensabile per dare al Paese un governo politico autorevole e credibile sta prima di tutto nella forza del Pd. Nella sua unità. Nella sua capacità di investire tutte le sue energie nella sfida del cambiamento; nella sua legittimazione democratica che lo porta al governo del Paese. Occorre rimettere in gioco la responsabilità della buona politica, la sua capacità di governare, di fare scelte, di decidere le priorità non rinunciando mai a ricercare il dialogo con le forze sociali e il consenso necessario a sostenere percorsi riformatori che potranno essere anche sofferti, ma che, se non saranno condivisi e accettati, non daranno frutti.
Siamo convinti che tutto ciò non potrà prescindere dal lavoro avviato, dagli obiettivi economici fissati in sede nazionale e internazionale e dagli impegni conseguenti. E’ ancora lunga la strada per fare dell’Italia un Paese moderno, europeo, più giusto, dove i giovani tornino ad avere voglia di vivere il loro futuro. Ma le risorse ci sono.
Il centro-sinistra al governo dovrà liberare le energie positive che oggi appaiono imbrigliate dalla crisi; accelerare nell’impegno per la crescita, per creare lavoro, per distribuire in maniera più equa il peso dei sacrifici necessari, per sostenere il reddito delle famiglie, per innovare davvero e in profondità un paese stanco ed in ritardo, per far ripartire l’Italia.
Tutto questo potremo farlo costruendo attorno al Pd una coalizione forte e coesa, che veda assieme culture riformiste di diversa espressione e matrice, progressisti e moderati, giovani ed anziani, uomini e donne, capaci di costruire consenso e condividere una difficile stagione di ricostruzione democratica.
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