Quando le donne si sono impegnate nelle battaglie le vittorie sono state vittorie per tutta la società. La politica che vede le donne in prima linea è politica d’inclusione, di rispetto delle diversità, di pace.
Tina Anselmi
Questa notte ci ha lasciato Tina Anselmi. Con lei se ne va un pezzo della nostra storia repubblicana. Non solo perché è stata la prima donna a ricoprire nel 1976 l’incarico di ministro della Repubblica Italiana, ma perché Tina, figlia del Veneto migliore, ha condensato in sé l’impegno, la dedizione, la passione delle donne e degli uomini che vivono la politica come anelito di libertà e di uguaglianza. Quella libertà che Tina ha inseguito, a rischio della sua stessa vita, prima come staffetta della brigata Cesare Battisti e del Comando regionale del Corpo volontari della libertà, dopo come sindacalista, deputata, ministro della Repubblica. A lei, alla sua discreta caparbietà, dobbiamo la riforma del Servizio Sanitario Nazionale e la legge sulle pari opportunità. A lei, alla sua lotta per l’inclusione e la partecipazione, deve continuare a ispirarsi la nostra azione, l’azione di tante giovani donne e uomini che si affacciano al mondo dell’attivismo politico.
Un abbraccio ai suoi familiari, a loro la nostra vicinanza.
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