Oggi ricordiamo il 50esimo anniversario di una tragedia, ma da qui deve partire il messaggio forte e chiaro: vogliamo che finalmente questo territorio possa essere in grado di esprimere tutte le sue potenzialità di sviluppo economico, sociale e ambientale e possa diventare volano per tutto il Delta del Po queste le parole del sindaco Claudio Bellan durante la giornata conclusiva dell’esercitazione Delta 2016, nell’ambito delle celebrazioni che ricordano l’alluvione del 1966 dell’isola di Donzella. Un’azione in tre fasi, iniziata una decina di giorni fa, che ha visto coinvolte circa 700 persone tra Lagunari in servizio ed in congedo, gruppi di Protezione civile e numerose altre associazioni. Un’occasione unica, durante la quale è stato testato il Piano comunale di Protezione civile deltino, presentato alla cittadinanza sabato sera e del quale sarà distribuito un libretto riassuntivo a tutte le famiglie del territorio. Molte le autorità che non hanno voluto mancare a questo appuntamento, tra queste il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi: Non vado a tutte le cerimonie, ma a quelle come questa si perché qui si vede la sinergia tra forze civili e militari. Presente anche il sottosegretario all’Economia e Finanza Pierpaolo Baretta: Qui in Polesine la dimensione della tragedia fu imponente: 8mila persone hanno dovuto lasciare le loro abitazioni, più di 2mila case furono rese inagibili; migliaia di ettari di terreno per mesi sono rimasti sotto l’acqua salmastraconcludendo dobbiamo trasformare questa giornata da giorno di memoria a giorno di riscatto. Ha parlato di rischio idrogeologico l’europarlamentare Elisabetta Gardini: Viviamo in una delle terre più belle, ma più fragili. In Europa abbiamo ben presente il rischio idrogeologico e stiamo facendo in modo di portare dei contributi in Italia per salvaguardare le nostre terre. Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha fatto sentire la sua vicinanza con una lettera: E’ giusto che il ricordo e le testimonianze vengano trasmesse alle generazioni più giovani. La mattinata si era aperta con l’ammassamento in piazza del mercato e la formazione del corteo, guidato dalla banda di Porto Viro, che è arrivato in Largo Europa per la messa celebrata dal vescovo Adriano Tessarollo. Al termine premiazione dei lagunari deltini che quel 1966 furono chiamati a prestare servizio a casa: Giancarlo De Bei, Adriano Farabuttin, Leonino Finotello, Giorgio Finotti, Aldino Negri, Claudio Saggini e Mosè Vidali. Il gruppo si è poi spostato al Palasport dove i volontari della Pro loco hanno fatto gli straordinari servendo un pranzo a base di specialità locali.
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