Infortuni in aumento, Baretta “Ripristinare l’attenzione sulle tutele” (Nuova Venezia)

VENEZIA Crescono gli infortuni sul lavoro nel nostro Paese: oltre 416 mila nei primi otto mesi dell’anno, quasi seimila in più dello stesso periodo del 2015, interrompendo così un calo che va avanti da 15 anni. E anche il Veneto segue la tendenza. Lo ha ricordato ieri a Venezia al Teatro Goldoni Franco Bettoni, presidente nazionale dell’Anmil (Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro) proprio nella Giornata nazionale delle vittime del lavoro che quest’anno ha visto la sua cerimonia ufficiale in laguna, presenti tra gli altri il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, il segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso, il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, i presidenti delle ommissioni Lavoro di Camera e Senato Cesare Damiano e Maurizio Sacconi. Botta e risposta su buoni. Ma la tavola rotonda che ha caratterizzato la giornata al Goldoni è stata segnata anche da un botta e risposta tra il ministro Poletti e il segretario della Cgil Camusso (che ha definito gli infortuni sul lavoro una grande emergenza per il nostro Paese, soprattutto per gli over 60) sulla questione dei voucher e sulla loro incidenza indiretta sul numero degli infortuni. «Il primo risultato che possiamo valutare – ha detto Camusso al ministro Poletti – è che c’è stata un’esplosione di una forma, quella dei voucher, che è ancora più precaria di quelle che si volevano contrastare perché si può vantare sì un risultato che riguarda una parte di stabilizzazione delle collaborazioni ma bisognerebbe anche parlare delle centinaia di migliaia di persone che oggi hanno un voucher o un voucher che li porta verso il lavoro nero e l’assenza di protezione». La risposta dell’esecutivo. «I dati – ha osservato Poletti – dicono che rispetto ai voucher non è in questo contesto che c’è lo stock più alto di infortuni sul lavoro. Quindi collegare le due cose è improprio anche se naturalmente bisogna lavorare perché le regole siano rispettate: noi abbiamo introdotto una nuova normativa sulla tracciabilità dei voucher per evitare che vi sia un abuso. Siamo pronti a rimettere mano sulla materia dei voucher». E ha aggiunto: «Continuo a ribadire sulla base dei dati dell’Istat che abbiamo 585 mila posti di lavoro in più e una stabilizzazione molto forte tenendo conto che siamo partiti da una situazione dove su 100 contratti ve ne erano 15 stabili e 85 precari mentre ora siamo passati al 26-28% di contratti stabili». Il ministro ha ricordato che grazie alla riforma che ha introdotto contratti a tutele crescenti «oggi sono stati stipulati più di due milioni e 200 mila contratti, così come si sono ridotti di oltre 300 mila le collaborazioni cocopro». Il messaggio di Mattarella. «Un Paese moderno si misura anche dalla capacità di creare e conservare ambienti di lavoro sicuri: morire sul lavoro, ammalarsi per una causa professionale o restare invalidi o mutilati a seguito di un infortunio sul lavoro non è accettabile in un contesto industriale avanzato», ha ricordato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un messaggio inviato dal Quirinale. «La crisi pesa notevolmente anche sull’aspetto della tutela sulla sicurezza nel posto di lavoro – ha detto il sottosegretario Baretta – Si abbassano le tutele e le difese e invece è il momento di ripristinare una attenzione generale su questo tema».

Enrico Tantucci

2016-10-10T09:28:45+02:00 10 Ottobre 2016|In evidenza, News, Notizie dal Veneto, Rassegna stampa|

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