Questa mattina il sottosegretario all’Economia e Finanze, con delega al demanio, Pier Paolo Baretta, ha incontrato a Chioggia i rappresentanti delle associazioni cittadine dei titolari di campeggi e arenili, insieme al sindaco, vicesindaco, alcuni assessori e al consigliere regionale Lucio Tiozzo.
È stata l’occasione per fare il punto su alcune questioni che interessano direttamente la città di Chioggia. Primo tra tutti il demanio marittimo: “Sul nodo centrale della sdemanializzazione c’è stata una controversia notevole e una strumentalizzazione – ha sottolineato -. Nessuno ha mai pensato di vendere le spiagge, che non sono cedibili. Ma dietro alle spiagge c’è spesso un territorio che va difeso, tutelato, ma anche riorganizzato e sistemato”. Il sottosegretario ha quindi indicato i prossimi passaggi formali: “Avvieremo una prima concertazione interministeriale, poi proseguiremo con il confronto a Bruxelles in merito alla Direttiva Bolkestein. Quindi attiveremo dei tavoli di concertazione. Ai sindacati chiedo di tenere conto della complessità della vicenda”.
Un problema ancora aperto resta quello degli immobili che insistono sul territorio demaniale: “Il mio intervento ha incontrato l’opposizione del Movimento Cinque stelle, che lo ha interpretato erroneamente come condono. L’emendamento è stato quindi ritirato e trasformato in un ordine del giorno che impegna il Governo a fare un inventario per presentarsi in Parlamento con il quadro completo della situazione. Per fare questo abbiamo sei mesi di tempo. Ritengo che una volta che sarà accertata l’anomalia sarà più facile arrivare a una soluzione”. Infine, il problema della concessione edilizia per le “case mobili” presenti all’interno dei campeggi. “Bisogna essere consapevoli che l’evoluzione dell’offerta turistica rende più complessa la vicenda. Chiedo ai rappresentanti del settore di aiutarci a trovare un criterio obiettivo in grado di fugare le incertezze”.
Il sottosegretario è poi intervenuto ad una affollata assemblea dei titolari di spazi acquei della laguna di Venezia, il cui problema relativo ai canoni demaniali marittimi è stato risolto nella legge di stabilitá. “Abbiamo deliberato una norma che delega il Magistrato alle acque al riordino della materia. Sulla questione mi sono impegnato direttamente e sono contento di potervi dire che ce l’abbiamo fatta, ma anche di dirvi che il mio impegno continua sulle questioni ancora aperte”.