Il sottosegretario all’Economia e Finanze on. Pier Paolo Baretta ha partecipato a Venezia all’incontro con gli studenti delle ultime classi dell’istituto Sarpi-Algarotti, organizzato dall’Associazione “Ex Allievi ed Insegnanti dell’Istituto Tecnico Commerciale Paolo Sarpi di Venezia”, intervenendo sul tema “La valorizzazione del patrimonio pubblico: una risorsa culturale ed economica”.
“Il futuro dell’approccio immobiliare, non solo pubblico, passa per la valorizzazione – ha detto -. Noi in Italia abbiamo il 50 per cento del patrimonio artistico mondiale, eppure il nostro Paese sta scendendo progressivamente nelle classifiche turistiche. Questo non è accettabile. Certo, il degrado di molta parte del nostro patrimonio dipende dagli alti costi della manutenzione. Ma se decidiamo che il turismo e la cultura, intesi come parola unica, sono un asse centrale di sviluppo per il Paese e per la regione – cosa di cui io sono convinto -allora la valorizzazione diventa strategica e in grado di orientare risorse, strategie, professionalizzazione”.
Il sottosegretario ha quindi elencato le linee guida lungo le quali si sta concentrando l’azione del Governo: “Gestione diretta dello Stato, rilancio delle concessioni a 50 anni, partenariato pubblico-privato, federalismo demaniale, coinvolgimento degli operatori privati”. Concretamente, per valorizzare il patrimonio sono necessarie alcune azioni: “Sistemazione del patrimonio, definizione della destinazione d’uso, apertura di un dibattito sui vincoli e sulla loro durata”.
Nello specifico del Veneto, Baretta ha sottolineato che “è la prima regione d’Italia per flussi turistici: abbiamo tutto, l’alta montagna, il mare, i fiumi, la laguna, le città d’arte, un concentrato clamoroso. Ma questo implica un progetto, un’idea di valorizzazione che non può essere affidata alla singola amministrazione comunale. C’è bisogno di un progetto più ampio”.
Infine, il sottosegretario ha riflettuto sulle progettualità per Venezia: “Questa città è al centro del mondo, è una città globale e locale insieme. La laguna è patrimonio Unesco, è una delle zone umide più importanti del mondo. Abbiamo la città metropolitana, di cui Mestre potrà essere punto di raccordo. La valorizzazione di questa area vasta passa attraverso due vie: intermodalità, intesa come facilità di spostamento nel territorio, e banda larga”.
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