«Resto contrario al ticket indifferenziato e favorevole alla regolazione dei flussi e a servizi differenziati tra turisti e residenti. Se per city tax si intende una maggiore compartecipazione del Comune all’Iva non vedo perché no! Ma è arrivato il momento che si vada oltre le opinioni personali, – compresa la mia – e si passi dai convegni ai progetti. Tanto più in vista dell’emergenza Expo. Chiederó alla collega Borletti Buitoni di ragionare insieme, visto che abbiamo opinioni diverse, coinvolgendo anche l’altro esponente del Governo veneziano, il sottosegretario Enrico Zanetti. Penso che il Commissario – che ha un compito particolarmente gravoso e in tal senso va aiutato a non decidere da solo – ascolterà, prima di fare proposte a Roma, tutti i soggetti interessati nel tentativo doveroso di fare sintesi». Il sottosegretario veneziano all’Economia Pier Paolo Baretta – dopo il convegno del Fai sui flussi turistici e le prese di posizioni del commissario straordinario del Comune Vittorio Zappalorto e del sottosegretario ai Beni Culturali Ilaria Borletti Buitoni – rilancia l’iniziativa di nuovi meccanismi di controllo e di tassazione che vada a colpire anche la massa dei turisti giornalieri – il 70 per cento del totale – finora esclusa. «Si può pensare di avviare un tavolo tecnico con tutte le categorie e i soggetti interessati entro la fine dell’anno», spiega Baretta, «in modo di arrivare a un risultato certo prima dell’Expo. Una city-tax che consenta un’Iva aggiuntiva per il Comune di Venezia è una strada possibile e si potrebbe pensare anche a un meccanismo che riguardi le tre grandi città d’arte italiane, includendo anche Firenze e Roma, con cui Venezia ha già attivato un protocollo sul coordinamento delle politiche del turismo. Starà poi al Governo trovare lo strumento legislativo più opportuno, ma l’iniziativa deve comunque partire dal Comune di Venezia, chiedendo appunto, attraverso il commissario Zappalorto l’attivazione di un tavolo tecnico, perché si affronti seriamente il problema una volta per tutte, sulla base delle proposte che potranno arrivare appunto dal Comune di Venezia, cercando una soluzione equilibrata e percorribile. La manovra sull’Iva sembra al momento la più semplice da attuare, anche perché faciliterebbe il raggiungimento di tutta la massa dei turisti».
Scrivi un commento