L’enormità dei fatti che hanno coinvolto Venezia in questi giorni ha provocato in tutti un malessere e un disorientamento profondi. Ma bisogna reagire e subito, oltre la rabbia e lo sconforto. A cominciare dalla ridefinizione di nuovo sistema di decisioni e di regole. E ciò perché, Mose o non Mose, Venezia, per la sua originalità naturale e per la sua importanza mondiale, avrà sempre a che fare con “grandi opere”. Si tratti della cultura, con i “grandi” eventi della Biennale, o dell’ambiente (di cui il Mose è solo l’aspetto appariscente di tutto l’intervento di salvaguardia), o dei traffici commerciali e marittimi (non casualmente ci dibattiamo nel problema delle… “grandi” navi!). In questi giorni Venezia viene negativamente accostata a un altro “grande” evento: l’Expo. Invece si tratta di una formidabile occasione per una reale … ripartenza. Expo è un’opportunità preziosa per tutto il paese, non solo per Milano. E Venezia ha tutte le caratteristiche per esserne protagonista. Per vocazione ma anche per… necessità. Una buona parte dei visitatori infatti – molti dei quali arriveranno in Italia per la prima volta – visiteranno Venezia. Ancora: i milioni di visitatori attesi a Expo non atterreranno solo negli scali lombardi. Sicché, Tessera e Treviso saranno il punto di riferimento soprattutto per gli arrivi dall’Est del mondo. È davvero pensabile che ci limitiamo al transito senza offrire un’opportunità? Expo 2015 ha al centro il cibo: chi più del Veneto ha competenza e qualità da proporre?
Il comitato Expo Venezia sta costruendo, con dedizione e competenza, le risposte a queste sfide seguendo lo sviluppo di oltre 100 progetti che comporranno il Master Plan delle iniziative previste per il 2015. Tutto il programma deve, dunque, andare avanti senza indugi. Un aspetto fondamentale del sistema Expo, è, però, il valore che resterà al territorio dopo il 2015. In questa ottica nasce AQUAE VENEZIA 2015, società partecipata dalle principali associazioni di categoria (da Veneto Sviluppo e dalla Fiera di Verona). Oltre 30 le aziende coinvolte e 500, tra nazionali e internazionali, quelle che in questa vetrina potranno promuovere i propri prodotti. Per non dimenticare le oltre 200 persone che lavoreranno nei mesi di apertura e, più in generale, i giovani, grazie ai bandi per start up che saranno attivati. Una funzione di grande rilievo sarà anche rivestita dal progetto “Expoveneto”, la piattaforma web ufficiale della regione. Un’opportunità che si salda con le altre iniziative promosse in Veneto. Una tra tutte, “Il Polesine da conoscere all’Expo2015”, curato dal consorzio per lo sviluppo del Polesine. Ecco cosa intendo per reagire: avere progetti lungimiranti e cogliere le opportunità immediate. Questa è sempre stata Venezia e lo sarà anche ora.
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