“Siamo in una situazione molto delicata, perché i segnali di ripresa ci sono. Deboli, fragili, ma ci sono. Sono come i germogli in primavera: se arriva una gelata si perde il raccolto. Si tratta, dunque, di irrobustire queste gemme e, parallelamente, impedire che torni il gelo. È il senso dell’azione politica che il Governo sta portando avanti”. Lo ha detto questa mattina il sottosegretario all’Economia e Finanze Pier Paolo Baretta intervenendo al convegno “Creare lavoro nel territorio” a Bassano del Grappa (Vi). Lo ha ribadito a Mestre, nel centro convegni del Palaplip, al convegno “Parlamento europeo e Costituzione: le elezioni del 25 maggio e la riforma del bicameralismo”.
“È una sfida irreversibile – ha aggiunto il sottosegretario -. Il governo Monti ha rimesso il ‘treno Italia’ nei binari, il governo Letta ha aggiustato il motore. Ora il governo Renzi deve recuperare il ritardo. Questa è la sfida. È fondamentale, in questo quadro, scegliere rapidamente qual è la vocazione economica del nostro paese e del nostro territorio”. Tre le direttrici: tutela dell’industria manifatturiera, rilancio del turismo e della cultura, logistica. “Una partita centrale per la regione sarà l’Expo – ha quindi sottolineato – a patto che ci sia un disegno unitario e definito, che tuttora manca”.
In materia di Europa, per Baretta “in queste elezioni la sfida è tra disfattismo e ricostruzione. Dobbiamo rendere chiara la posta in gioco. Tutti i detrattori ci dicono i costi dell’Europa, ma quelli di un’eventuale uscita sono altrettanto alti, a partire dalla svalutazione della moneta, dei risparmi, delle case, dei terreni… Dobbiamo restare in Europa, cercando un’Europa diversa, migliore”.
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