Da “la Nuova Venezia” di oggi.
5 maggio 2014, all’hotel Russott è nato il Partito Democratico metropolitano di Venezia. Non c’è stato bisogno nemmeno della votazione, tutti erano d’accordo. Per quanto riguarda invece il simbolo, con 56 voti (su 136) è stato scelto quello con la scritta in campo rosso. Sul cambio di nome, da Pd provinciale a Pd metropolitano, insomma non ci sono stati dubbi da parte dell’assemblea provinciale, a confermare l’indicazione della segreteria del partito. Un atto simbolico e ricco di significato che intreccia i grandi temi attuali: dalla pianificazione urbanistica alla definizione di un nuovo modello di sviluppo sino alla gestione del sistema di trasporto pubblico locale. Proprio su questi temi si è soffermata la relazione introduttiva del segretario Marco Stradiotto: «Anche le istituzioni e la politica in generale comincino ad assumere una mentalità metropolitana facendo realmente squadra nel territorio e spronando la città capoluogo ad assumere un atteggiamento di collaborazione paritaria con il resto del territorio perché possa essere realmente un’opportunità per tutti gli 800mila cittadini del Veneziano». L’opportunità che viene garantita dalla costruzione della Città Metropolitana di Venezia consentirà di ripensare completamente il modello di sviluppo di un territorio che non dovrà tenere conto solo di una città fragile come Venezia, ma anche delle esigenze storiche, culturali e turistiche di Padova e Treviso e del loro hinterland. Tutto questo per garantire servizi migliori a cittadini e imprese che, soprattutto in questa fase di crisi, hanno bisogno di risposte efficienti in tempi rapidi. «Il nostro punto di partenza», ha aggiunto Stradiotto, «è il documento “aperto” proposto dall’Anci: noi da lì avvieremo un lavoro di coinvolgimento che renda protagonista tutto il territorio. Il nostro partito, dunque, vuole essere un luogo di riflessione, confronto e sintesi comuni, non lo sponsor dell’una o dell’altra soluzione istituzionale». Raccomandazione raccolta dal sindaco Giorgio Orsoni che ha assicurato che «già martedì (oggi, ndr), nella sede di Ca’ Corner, ci sarà l’insediamento della Conferenza Metropolitana e ho voluto invitare tutti i sindaci della Provincia di Venezia per dare l’avvio al dibattito sullo statuto della città metropolitana. Non era un obbligo stabilito dalla legge costitutiva, ma sono convinto che la prima azione da compiere sia quella di coinvolgere tutti per condividere un nuovo metodo di lavoro». L’onorevole Pierpaolo Baretta ha tracciato la rotta: «Non fermiamoci alla Città Metropolitana, costruiamo subito la PaTreVe».(g.n.p.)
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