l’Associazione Seniores d’Azienda intervista Baretta su IMU e Stabilità

Nelle scorse settimane il Sottosegretario Baretta ha rilasciato una lunga intervista per “Esperienza”, periodico ufficiale dell’ANLA.

Rispondendo alle domande di Antonello Sacchi il Sottosegretario ha toccato molti punti dell’attività di governo degli ultimi mesi, dall’IMU alla Legge di Stabilità.
L’ANLA rappresenta i Seniores d’azienda, e pertanto l’intervista ha affrontato vari aspetti dell’invecchiamento attivo e del sistema pensionistico.

Fra le domande segnaliamo:

Sul suo sito leggo questo suo intervento per noi davvero importante: “Questo è un Paese in difficoltà a dare risposte agli anziani. Siamo di fronte a un’attesa di vita in continua crescita e questo cambiamento non è privo di conseguenze nell’organizzazione sociale, anche per l’aumento della non autosufficienza. Che Stato è quello che non si pone il problema?”. Le ripropongo a lei stesso la sua domanda, chiedendole se c’è una risposta e quale essa è, alla luce della sua importante esperienza di governo.
 

La risposta è che lo Stato si pone il problema, eccome!
Un fatto ormai chiaro mi pare sia che gli attuali modelli di welfare dovranno essere almeno in parte ripensati, per venire incontro ad un mondo nuovo. Fino a pochi decenni fa si trovava lavoro a 15-20 anni, si entrava in azienda e le uniche modifiche nel corso del tempo erano il passaggio ad un’azienda più grande, oppure il passaggio di grado dall’interno. Tutti avevano contratti a tempo indeterminato ed una prospettiva incentrata sul muoversi più o meno in un ambito ristretto a partire da dove erano stati assunti. Oggi, invece, è il lavoro atipico a predominare, si inizia tardi rispetto al passato, si cambia sede, funzione, genere di contratto ed anche mansione con grande rapidità, ed il sistema attuale spesso non è adeguato a questo tipo di mercato del lavoro. Un primo passo avanti è la gratuità delle ricongiunzioni fra “accumuli pensionistici” in enti diversi, che in alcuni casi è già in atto, ma poi sarà necessario strutturare un sistema competitivo e parallelo di fondi pensione integrativi che i lavoratori potranno sottoscrivere a prescindere dal tipo di contratto in loro possesso.

Di seguito è possibile leggere l’articolo completo così com’è stato pubblicato sulla rivista, o scaricare il file [ANLA Baretta PDF]

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2014-01-30T16:42:26+01:00 30 Gennaio 2014|In evidenza, News, Opinioni, Rassegna stampa|

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