Ho personalmente parlato con il Presidente Letta e prendo atto del suo comunicato con il quale conferma che sarà comunque varata, tra pochi giorni, la norma che prevede l’allentamento dei vincoli del patto di stabilità per Venezia, chiudendo così questo spiacevole episodio. La norma, infatti, era stata concordata a tutti i livelli e già bollinata dalla Ragioneria Generale dello Stato. Ciononostante non è stata inserita nel decreto in via di pubblicazione per le ragioni di semplificazione del testo che ha seguito il ritiro del decreto sugli Enti locali e non per motivi di ordine politico o di merito. Ciò, però, conferma che si rende sempre più necessario e urgente un diverso e più razionale modo di produzione legislativa, per evitare che, in assenza, finiscano per subirne gli effetti negativi le situazioni che meno ne hanno responsabilità, ma maggiore l’urgenza; penso, ovviamente, non solo al caso di Venezia, ma, ad esempio, anche a quello dei Comuni in difficoltà o in pre dissesto, per cause non dipendenti dalla volontà degli amministratori in carica, per i quali erano previsti interventi che pure sono stati espunti dal decreto.
Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, conferma la decisione di pervenire all’approvazione, nei termini già condivisi a livello governativo, della norma relativa all’allentamento dei vincoli del patto di stabilità per la città di Venezia. La norma non ha potuto trovare collocazione nei due decreti in pubblicazione per l’esigenza di assicurare agli stessi snellezza e rigorosa omogeneità, ma si conferma la volontà del governo di inserire la disposizione nel primo provvedimento utile. |
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