I deputati Pier Paolo Baretta (Pd), Savino Pezzotta (Udc) e Anna Maria Bernini (Pdl), componenti dell’Intergruppo Parlamentare sulle Strategie Europee per la Crescita, l’Occupazione, la Democrazia economica e la Sostenibilità finanziaria, hanno presentato una proposta di legge che intende favorire il microcredito, fornendo così una strada alternativa al sistema economico attuale seguendo “una visione evoluzionista della vita”. Con il termine ‘microcredito’, si legge nella proposta di legge, si definiscono due tipi di attività finanziarie: il microcredito sociale e il microcredito d’impresa. Il microcredito sociale comprende quegli strumenti che puntano ad offrire soluzioni concrete a persone e famiglie che si trovano in difficoltà attraverso la concessione di un piccolo prestito. Un’attività che è vista come un investimento sociale per il miglioramento della condizione economica e sociale. Un progetto che punta al miglioramento futuro, generatore di reddito. Per microcredito d’impresa si intendono quelle attività volte a creare meccanismi che permettano ai microimprenditori di generare redditto e diventare autonomi.
Il fenomeno del microcredito è visto, infatti, come la nuova risposta alla lotta alla povertà e all’esclusione finanziaria e sociale, e interessa sempre di più i paesi più industrializzati a partire dagli Stati Uniti e l’Europa. “La crisi ci mette di fronte alla necessità di ampliare una strumentazione ancora considerata attività di nicchia – afferma Baretta -. E’ necessario ampliare il concetto di solvibilità che non deve restare ancorato ai possedimenti che il singolo ha già, ma alle prospettive future. C’è una nuova idea del concetto di rischio da questo punto di vista.”
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