In questi anni abbiamo vinto importanti battaglie per il sociale, ma ora dobbiamo andare avanti

A tre settimane dalla manifestazione “Siamo il sociale” che ha portato al Pala Taliercio di Mestre oltre tremila persone, la cooperazione sociale sceglie i candidati veneti del Pd come interlocutori privilegiati per un confronto sulle proprie istanze. All’incontro promosso da Federsolidarietà-Confcooperative Veneto hanno preso parte Pier Paolo Baretta, capolista Pd alla Camera nella circoscrizione Veneto 2, Margherita Miotto, candidata alla Camera Veneto 1, Giorgio Santini e Claudio Piron, candidati al Senato, e il consigliere regionale Claudio Sinigaglia.

Queste le richieste delle cooperative sociali: mettere fine ai tagli lineari, essere coinvolte nella programmazione, sostenere l’inserimento lavorativo, favorire le agevolazioni per l’affidamento dei servizi, stabilire le rette standard e, infine, investire sulle politiche sociali, sociosanitarie e di inserimento lavorativo.

Baretta ha riepilogato le vittorie del Pd in questi anni di opposizione a favore del sociale e della cooperazione. Il primo risultato è stato la battaglia contro i tagli lineari, grazie alla quale si è stabilito che “se ci sono problemi di inclusioni sociale si possono adottare formule alternative al taglio. Questo implica un coinvolgimento diretto dei soggetti interessati”, rispondendo così alla richiesta di partecipazione. La seconda vittoria è stata la posticipazione del rialzo dell’Iva dal 4% al 10% al 1° gennaio 2014: “Questa proroga ci darà il tempo di riaprire il negoziato con Bruxelles per abolire del tutto l’aumento previsto”. Il terzo intervento è stato il rifinanziamento delle voci sociali: “A fronte di un fondo generico di 900 milioni, abbiamo fatto sì che 500 fossero destinati a questioni sociali: 300 milioni per l’inclusione sociale, 270 per ripristinare il fondo per la non autosufficienza”. Infine, il sostegno alla famiglia attraverso detrazioni per chi ha figli a carico e figli disabili

“Sono segnali che gettano le basi per il lavoro futuro” ha sottolineato il capolista, indicando le prossime sfide. “Bisogna smontare il patto di stabilità. In questo modo si permetterà ai comuni che hanno le risorse di poter attuare piccole opere e questo potrà andare a vantaggio anche delle cooperative. Così, inoltre, si potranno sbloccare i pagamenti della pubblica amministrazione, arrivando a una graduale riduzione dai 180 giorni attuali a 30 giorni”. Baretta ha poi concordato sulla necessità di rivedere le regole delle gare di appalto, di intervenire sulla questione del massimo ribasso e di favorire l’affidamento diretto.

Miotto ha sottolineato l’importanza del sociale nella strategia del Pd e ha precisato che, “pur in difficoltà finanziaria, un governo riformista non dovrà penalizzare questa parte importanza della società”. Santini ha evidenziato che “per il Pd il welfare è centrale perchè rappresenta un pezzo fondamentale di quell’economia sociale su cui si deve investire. Sussidiarietà e integrazione devono essere lo strumento per la regolazione regionale. Bisogna intervenire sulla questione della concessione degli appalti e potenziare il contrasto alla cooperazione spuria”.

Piron ha concordato sulla necessità di smontare il patto di stabilità: “Il comune di Padova ha risorse che non può usare. Sono tutti servizi mancati”. Inoltre, l’Imu va rivista anche per le attività produttive, l’aumento dell’Iva deve essere evitato e la burocrazia inutile deve essere eliminata, così come i Ministeri inutili.

Sinigaglia ha riferito cosa sta succedendo oggi in Regione: “Ci sono grossi problemi per la tenuta sociosanitaria e c’è molto disaccordo. La Regione vuole usare le risorse del fondo sociale e per la non autosufficienza per il finanziamento dei Lea aggiuntivi, ma così non va perché quelle risorse servono ad altro. Ci vuole un’attenta programmazione unitaria, che tenga conto della spending review, altrimenti difficilmente ne usciremo salvaguardando il modello veneto”.

 

2013-02-19T15:46:57+01:00 19 Febbraio 2013|Comunicati stampa, News, Notizie dal Veneto, Verso il voto|

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