Sviluppo sostenibile, legalità, tutela del lavoro e dei lavoratori: sono le parole d’ordine rilanciate oggi dai sindacati degli edili Fillea Cgil, Feneal Uil, Filca Cgil, nel corso di un incontro con i candidati al Parlamento del Veneto, svoltosi questa mattina a Mestre.
I sindacati, nel dettare un’agenda all’insegna di un nuovo modello di sviluppo, hanno messo in risalto la forte crisi del settore, che ha perso il 30% di occupazione negli ultimi tre anni e oltre il 30% del fatturato. Gli esodati, gli ammortizzatori sociali che stanno finendo, gli effetti della legge Fornero sono altre criticità del comparto. Intanto il settore del legno, di cui la regione è leader, soffre. E soffre il marmo a Verona, “nell’indifferenza totale” accusano i sindacati.
All’incontro hanno preso parte Pier Paolo Baretta, capolista Pd alla Camera Veneto 2, Michele Mognato, Delia Murer e Oreste Pastorelli, candidati nella stessa circoscrizione, Giorgio Santini, candidato al Senato. Gli esponenti Pd si sono detti d’accordo sull’importanza di costruire un tavolo permanente con i sindacati e le imprese e hanno ricordato l’impegno per “un piano straordinario di opere pubbliche, di almeno 5-7 miliardi, da mettere in campo subito per sistemare edifici sensibili come scuole e ospedali e dare opportunità di lavoro”. Le risorse per fare questo si possono trovare, ad esempio recuperandole dalle spese militari e da una riorganizzazione dei fondi europei. Sul Patto di stabilità il Pd rilancia la necessità di un allentamento, “per dare la possibilità ai comuni che hanno le risorse di poterle spendere e avviare tanti piccoli interventi, soprattutto di manutenzione di edifici sensibili come scuole e ospedali”. Le risorse potrebbero arrivare anche dalla rimodulazione dell’Imu, che per i candidati dovrebbe essere a disposizione dei comuni.
Baretta ha messo in luce in particolare alcune questioni su cui si può intervenire da subito: “La prima è l’intreccio tra le regole sugli appalti, il massimo ribasso e le regole sul contratto dei lavoratori, perché molto spesso tra le clausole, oltre alla trattativa privata, c’è anche la deroga alle regole dei contratti. È necessario trovare un punto di equilibrio”. Secondo: concedere sgravi fiscali alle imprese per rilanciare il settore. Infine, la riduzione dei tempi per i pagamenti della pubblica amministrazione: “Dobbiamo arrivare a 30 giorni, mentre ora siamo a oltre 180. Però dobbiamo arrivarci con un percorso di rientro graduale per consentirne la fattibilità e non fare grandi proclami sterili”.
Per Mognato “dobbiamo valorizzare il territorio, far sì che questo Veneto volti pagina mettendo in campo un’altra idea di sviluppo sostenibile e iniziare a costruire in modo diverso”. Sulla legge speciale di Venezia ha avvertito che “se non si trova un meccanismo di finanziamento si avrà non solo il depauperamento del patrimonio storico e ambientale, ma non si potrà creare neanche lavoro. Per questo durante la scorsa legislatura il Pd si è molto battuto”.
Santini, manifestando apprezzamento verso il tema della qualità dello sviluppo, ha messo l’accento sull’importanza di sostenere il lavoro e di promuovere la certificazione delle imprese, per garantire sicurezza sul lavoro e qualità delle costruzioni.
Delia Murer è tornata sul Patto di stabilità: “Sappiamo quanta difficoltà ha portato ai comuni, per questo il Pd ha aperto una battaglia mirata ad allentare la stretta sugli enti locali. Per noi è una priorità per rilanciare il lavoro”.
Pastorelli ha concluso ricordando l’importanza di garantire la legalità negli appalti e ha concordato con Baretta sull’urgenza di “dare alle imprese un dato certo: che quando inizia un’opera questa deve essere saldata entro tempi certi, perché altrimenti si strangolano le aziende e con esse l’economia”.
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